IL MIO TEMPO

Post N° 711


 
2 agosto 1980Quel mattino in caserma a Treviso c'era un caldo che nemmeno un beduino avrebbe potuto resistere...Tra noi ragazzi si cercava di organizzare il pomeriggio che ci avrebbe atteso a Venezia...Il pensiero andava al nostro commilitone Mauro Ferrari che chissà come,beato lui,era riuscito ad ottenere un bel 5+2 con decorrenza Lunedi...Naturalmente dotato di permessino era uscito la mattina presto per andare in stazione e da lì verso casa...Quante volte...Alle 10.30 a Bologna,alle 12.30 a Parma e poi... Poco dopo le 10,45 le radio che ognuno di noi possedeva cominciarono a parlare di quell'esplosione..Erano ancora di là da venire cellulari e compagnia bella.Restammo in pena fino a quando ,verso sera,trovammo il coraggio di chiamarlo a casa e potemmo udire la sua voce...Sappiamo tutti bene ciò che seguì a quei giorni,naturalmente ci sono aspetti molto più importanti di questo piccolo aneddoto,ma io dopo tutto questo tempo non ho dimenticato quelle ore.Sarei felice e credo sarebbero grati i famigliari di tutte quelle innocenti vittime,che ognuno di noi non dimenticasse.La democrazia italiana è fragile,questo è stato uno degli esami più severi,lo abbiamo superato ma...gli esami non finiscono mai...