IL MIO TEMPO

Magna Grecia,colori e suoni....


Questa sera vorrei approfittare della vostra attenzione per proporvi l'opera di due straordinari artisti.Il fatto che abbia scelto un'unica "sede" per proporveli è certamente inusuale e per tanti versi provocatoria,ma credo che ci sia un filo molto forte che li unisce,di certo di non immediata fruibilità,ma profondo assai.Questo filamento è il frutto,come sovente accade per le intuizioni eccelse,di tante esperienze,ricerca,specie in campi talora inesplorati,volontà di "comporre",nel loro caso traendo spunto dalla cultura Greca(e non solo),protesi a recuperare il primo,Salvatore Fiume,quelle "forme" e "l'essere",che il novecento ha disgregato.
LE TRE GRAZIE
Se il cavaliere si sveglia
La Gioconda AfricanaLo fa anche,come Demetrio Stratos,attraverso il classicismo greco,con la densa e compatta colorazione,con la spasmodica e serissima ricerca,tesa a "significare"un infinito,fatto di forme che coesistono e si appropriano della magnifica grandezza del quotidiano,dell'esperienze di vita,dei luoghi e dei suoni che si amano.                                       Il risultato è una fusione magica di spiritualità e desiderio di eternità.Demetrio Stratos è stato tanto grande quanto sconosciuto,fortunatamente non così Salvatore Fiume...Non mi aspetto che vi piacciano,non è nemmeno il mio intento.Quello che poi assolutamente vorrei evitare è tediarvi affinchè capiate in modo inequivocabile il loro lavoro...Io per esempio,sono molto lontano dall'averlo fatto,specie per D.Stratos...Il mio modesto intento è come sempre quello di proporveli.Talvolta il resto vien da sè...Da "La risata del fauno"Solo. / Davanti al mare di Puntasecca / perdo la cognizione dei millenni, / mi sembrano, / quelle, / orme lasciate poco fa / dal calpestio dei Greci / nella sabbia / e che siano, quelle, / orme di lucertole / scappate dai canneti/ al loro arrivo. Ho qui l'impressione/d'essere l'ultimo Greco /che i suoi compagni / partendo / hanno dimenticato / in Sicilia.S.Fiume