IL MIO TEMPO

THE WALL


 
clicca qui per conoscere i mattonciniIl 30 Novembre del 1979 faceva capolino sugli scaffali dei negozi di dischi,quelli veri,fatti ancora con del sano vinile e dalla copertina che valeva talvolta più del contenuto,un disco con cui,bene o male,le generazioni di giovani musicisti che seguirono,dovettero confrontarsi.Sono un fan dei Pink Floyd,lo sono da quando ebbi il piacere del loro primo ascolto.Quel disco mi lasciò perplesso.Non potevo conoscere le dinamiche che portarono alla costruzione di quell'album,solo molto tempo dopo,realizzai che si trattava di qualcosa di speciale.Quei solchi,così accattivanti già dal primo ascolto,erano qualcosa destinato a lasciare un segno importante.Si tratta di una suite perfettamente elaborata,ogni pezzetto al suo posto,nemmeno una nota è lasciata a se stessa,alcuni brani poi,sono entrati nell'immaginario collettivo di chi abbina P.F. ad un certo tipo di musica.   Stesso discorso per i celeberrimi e stra abusati mattoni di Gerald Scarfe....Al tempo stesso,nascondevano un tributo sproporzionato alla loro realizzazione.C'è evidente la dipartita di R.Wright,allontanato per dissapori con il "boss" ed autore quasi totale del l'opera,quel R.Waters,che da lì a poco,collasserà psicologicamente il resto della band..I tappeti sonori di Wright,erano il sale della musica Pink,orchestra ed archi,pur perfettamente inseriti,sono altra cosa..Tuttavia ero e sono tra coloro che storsero un pò il naso...Ma la cosa che non capii immediatamente è la più importante:Che mai,la fine di una band,intesa come entità corale d'intenti,come collaborazione totale,come originalità e spessore artistico,venne annunciata dal loro lavoro più famoso,e per taluni migliore...Vi propongo due assaggi,vi auguro una buona settimana..