IL MIO TEMPO

TROPPO RUMORE PER UN SABATO QUALUNQUE


Felice Casorati è l'artista che meglio può inserirsi tra le gocce di pioggia di questo sabato pre avventizio.Un sabato umido e crudo,impregnato dagli umori della cronaca,e come sempre più spesso ci tocca di sopportare dal roboante clamore della lotta di potere che stà riducendo questo paese ad un soggetto inerme,in balia di tempeste troppo grandi oramai,per poter cercare validi ripari.Pensare di essere molto di più che spettatori spesso inermi,mi pare una bella utopia.Non è pessimismo il mio,è la mera constatazione di una realtà.Uno contro tutti,tutti contro tutti...Non c'è più soluzione di continuità,per noi non rimangono che nuove incombenze quotidiane...Non male per i cittadini di una democrazia,per gli eredi naturali di quel popolo che pur tra contraddizioni ed inevitabili errori,seppe scrivere un codice di leggi(poche,precise,chiare,uguali per tutti),con cui potè reggere a lungo il peso di un impero,che ogni civiltà ha poi profondamente studiato.Sembra che gli unici ad aver dimenticato tutto siamo stati noi.Questo è un vero peccato....
"preghiera"
"maternità con le uova"
"Il sogno del melograno"Ebbene,mi pare che sia il caso di elogiare un pò il silenzio,e nessuno,meglio di Casorati,può aiutarci.Le sue opere sono il silenzio...Metafisico,squarciato da una luce adamantina.Hanno la magia di un realismo analitico,che invita e coinvolge lo spettatore ad una più attenta e profonda analisi.Le sue opere sono,pulite,precise,prospettiva e costruzione formale da manuale.Grazie a ciò,vi si possono individuare due distinti aspetti:Uno fisico,l'altro mentale.Tutto ciò che viene rappresentato è desunto da una quotidianità che possiamo definire banale,tanto è dimessa e anonima,ma proprio grazie alla stilizzazione con cui ci viene rappresentata,riesce a tramutarsi in una rilettura che sconcerta,estranea e rende palpabile la rappresentazione dei modelli prescelti."Vorrei saper proclamare la dolcezza di fissare sulla tela le anime estatiche e ferme, le cose immobili e mute, gli sguardi lunghi, i pensieri profondi e limpidi, la vita di gioia e non di vertigine, la vita di dolore e non di affanno".Così diceva della sua arte Casorati.E con ciò,l'ardito tentativo di rendere eterno un pensiero,uno stato d'animo,l'uso di "modelli" ed oggetti inanimati,umili,trova la sua ragione e quella fisicità che si scioglie in una nuova chiave di lettura molto più concettuale,rappresenta il raggiungimento di un ardito traguardo..Pensa te,come poche chiacchere come possono essere così rumorose...Buon Sabato...