Come sempre più spesso mi capita,ho dedicato un pò del poco tempo che ho a disposizione per il web ,alla lettura di Limes,rivista italiana di geopolitica presente con il suo bel sito,ad uso e consumo di chiunque.Ci potete trovare sempre qualcosa d'interessante,oltretutto è pregevole l'assoluta eterogeneità di chi vi scrive,apprezzabile la fruibilità e decisamente notevole il contributo scientifico di chi vi collabora.Insomma un buon esempio d'informazione.
L'articolo che mi ha colpito,è dedicato al "Maptivism".Si tratta di una libera forma di mobilitazione definibile come "attivismo geografico".Come meglio capirà chi si darà la pazienza di leggere l'articolo,la cosa permette un'applicazione virtuosa di questa risorsa.Una sorta di prontuario geografico,al tempo stesso fisico e politico,di una determinata zona del mondo.Una forma democratica e trasparente di definizione in tempo reale,delle realtà in essere e divenire.Sempre nello stesso articolo non mancano links e riferimenti.Io essendo un ignorante,non ne conoscevo proprio l'esistenza,di questa bellissima opportunità,anche se avrei dovuto realizzare che un 'invenzione straordinaria del tipo di google maps,dovesse avere per forza dei fratelli più evoluti e,lasciatemelo dire utili...Che bello sarebbe monitorare l'espansione di zone verdi nelle città o la scomparsa dei ghetti suburbani delle medesime,oppure l'incremento di litorali a danno degli ecomostri...Magari il ripopolamento e la coltivazione sostenibile delle campagne...Bèh,l'importante è arrivare,tardi ma arrivare...
