Che lo spirito del Natale vi doni tanta luce interiore da conservare per tutto l'anno nuovo...
Augurissimi! karen678
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Farò una doccia, magari lì per lì brontolerò un pò per il freddo, ma poi il getto dell'acqua calda mi distinderà. Magari guarderò un pò di televisione, concedendomi il lusso di esser ancora presa in braccio, senza dovermi vergognare di non averne più l'età. E quando sarà la giusta ora mi sotterrerò sotto il piumone avendo realizzato il mio unico grande desiderio: quello di ripetere per tutti coloro che conosco le parole di un antico augurio tibetano "Ogni raggio dell'alba prenda per mano tutti i vostri sogni notturni, i più belli, e li conduca nella realtà"; chiudere gli occhi al mondo, avendo dipinta sul viso l'aria serena di un bambino che dorme, abbracciare chi condivide la vita con me da tanti anni, accarezzare il morbito e caldo manto del mio gatto che si sarà sicuramente venuto ad accoccolare accanto a noi e dire... buona notte mondo a domani.
Quando ci si accontanta di poco i sogni e i desideri diventano calde promesse.
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Nei momenti in cui dobbiamo prendere una decisione molto importante è meglio affidarsi all'impluso, alla passione perchè la ragione generalmente cerca di allontanarci dal sogno. La ragione ha paura della sconfitta, ma l'intuizione ama la vita e le sfide della vita. "Paolo Coelho"
Non è importante se la strada che intraprendi è quella giusta, è importante la gioia che metti nel fare ogni passo.
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Quando le parole ti muoiono dentro, quando tutto quello che vorresti dire ad un amico è ingabbiato nel tuo cuore, perché non farsi venire in aiuto da una canzone, modificandone un po’ il testo?
Dopo questa vita che si dimentica di te,
dopo questo cielo senza arcobaleno,
dopo tutta questa voglia di sereno,
dopo un oggi che non va
e nessuno che ti da niente per niente,
dopo tutto il male che c’è nel mondo e intorno a te
Devi crederci ci sarà la mia ombra al tuo fianco.
Devi crederci ci sarà un mondo migliore,
ci sarà un azzurro più intenso e
un cielo più immenso.
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Questa sorta di diario non è frutto della necessità di tenerne uno, né sono stata spinta dalla moda dei blog… no, nel mio caso è piovuto un po’ dal cielo. Sto fissando il monitor domandandomi cosa farne di questo blog, se chiuderlo in un cassetto per riprenderlo in un secondo momento, magari sperando di essere spinta da un’ispirazione maggiore; o se scriverci almeno due righe per non lasciare deluso qualche curioso che si spinge fin qui.
Forse chi ne crea uno comincia con il presentarsi. A chi poi? Ad eventuali, fantomatici lettori? In passato, per anni ho tenuto un diario e mai nemmeno una volta ho ipotizzato che era destinato ad un lettore, il massimo che riuscivo a immaginare era che lo scovasse, in un futuro, qualche improbabile nipote, in una scatola polverosa in soffitta. Lo tenevo per il gusto di imprimere su carta qualche pensiero, c’è chi sostiene che sia una cura terapeutica, sicuramente aiuta ed obbliga a riflettere, e quando lo si fa nessun problema di forma, nessun problema di calligrafia, di ortografia, nessun problema di dover rendere comprensibile ogni passaggio,ogni pensiero.
Mi sono tornate in mente alcune pagine di un romanzo: “….proverò a parlare di me. A presentarmi con parole mie. L’ho fatto tante volte quando ero a scuola. Ognuno di noi a turno doveva mettersi di fronte alla nuova classe e presentarsi. Era una cosa che odiavo. O meglio, più che odiarla non ne vedevo il senso. Che potevo saperne io di me stesso? Ero proprio io quel personaggio che riuscivo a percepire con la mia conoscenza? Proprio come quando uno non riconosce la propria voce incisa su un registratore, mi chiedevo sempre se l’immagine che percepivo di me stesso non fosse un’immagine distorta che mi ero fabbricato su misura. Ogni volta che ero costretto a presentarmi davanti alla classe, mi alzavo in piedi con la sensazione di sentirmi un truffatore. Per questa ragione cercavo sempre di dire solo fatti oggettivi, evitando interpretazioni o commenti: mi piace nuotare, odio il formaggio eccetera.” Se dovessi seguire la stessa scia verrebbe fuori qualcosa di simile: sono sposata, ho un gatto, vivo in provincia, non guido la macchina, non odio il formaggio. Fine. Ma le cose non finiscono così semplicemente. Per tracciare un quadro preciso, occorrono molti più elementi. Altrimenti non si ottiene riposta.
Risposta impossibile causa insufficienza di dati. Premere il tasto “Annulla”.
Premo il tasto “Annulla” e rimando queste elucubrazioni mentali a un secondo momento.
A.
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Inviato da: minsterr999
il 24/03/2009 alle 14:23
Inviato da: minsterr999
il 24/03/2009 alle 14:23
Inviato da: minsterr999
il 24/03/2009 alle 13:45
Inviato da: minsterr999
il 24/03/2009 alle 12:54
Inviato da: volandfarm
il 23/03/2009 alle 23:21