Rocca CapriLeone

CIAO ORIANA


Si è spenta la scorsa notte a Firenze Oriana Fallaci. La scrittrice, che aveva 77 anni, era affetta da tempo da un mare incurabile. Nata a Firenze il 29 giugno del 1929, la Fallaci durante la seconda guerra mondiale si unì al movimento clandestino della Resistenza Giustizia e Libertà vivendo in prima persona i drammi della guerra. Per il suo attivismo durante la guerra ha ricevuto un riconoscimento d'onore dall'Esercito Italiano. La Fallaci iniziò giovanissima la carriera giornalistica, lavorando come inviata speciale ed in seguito come corrispondente di guerra per L'Europeo: dal 1967 in Vietnam, poi nella guerra Indo-Pakistana, in Sud America, in Medio Oriente. Dopo aver seguito come corrispondente di guerra alcuni tra i più importanti conflitti del secolo scorso, la Fallaci si è dedicata prevalentemente all'attività di scrittrice. A quest'attività di reporter hanno fatto seguito le interviste a importanti personalità della politica. Tra i personaggi intervistati dalla Fallaci: Yasser Arafat, Mohammad Reza Pahlavi, Henry Kissinger, Indira Gandhi, Golda Meir, l'Ayatollah Khomeini, e Muammar Gheddafi. Ha ottenuto la laurea ad honorem in letteratura del Columbia College di Chicago. Ha scritto e collaborato per numerosi giornali e periodici, tra cui: New York Times Magazine, Life, Le Nouvelle Observateur, The Washington Post, Der Stern e Corriere della sera. Oriana Fallaci viveva a New York e da molti anni lottava contro il cancro da lei definito "L'Alieno". Con i suoi recenti libri e articoli sulle tematiche dell'11 settembre si era collocata ideologicamente in una posizione che lei definiva di "difesa della cultura occidentale", in netta contrapposizione al fondamentalismo islamico. Sempre in tempi recenti, si era schierata contro l'eutanasia nel caso di Terri Schiavo. Dopo aver espresso per tutta la vita opinioni anticlericali negli ultimi anni si era avvicinata alla Chiesa cattolica. Papa Benedetto XVI l'ha ricevuta a Castel Gandolfo in udienza privata nel 2005.