gioia

UN'ALTRA ARTISTA SE N' E' ANDATA...


La morte di Witney Huston, come quella di Amy Winehouse o Michael Jackson e tanti altri, rappresenta sempre un momento di tristezza. Un artista ha la capacità di raggiungere i nostri cuori anche se non lo conosciamo direttamente, e in ciò sta la sua grandezza. La capacità di sentirci coinvolti emotivamente è qualcosa di cui abbiamo bisogno e rappresenta la vera libertà. Non a caso le dittature tendono a stroncare l'arte creativa e la vita stessa degli artisti in quanto la verità fa paura, può innestare anche un movimento di rivolta, come ad esempio la comune di parigi o la guerra civile in spagna, dove gli artisti furono coinvolti in prima persona. La forza dell'artista va di pari passo con la sua fragilità, è come il Cristo sulla croce che invoca:' Padre Padre anche tu mi hai abbandonato!' è una esclamazione che sa di sconfitta, in realtà è un abbandono tra le braccia della volontà del Padre celeste. Perché un'artista possa desiderare la propria morte è un mistero, è qualcosa che capita anche a persone comuni che hanno una certa sensibilità, di sicuro c'è molta sofferenza alla basa di una tale propensione alla morte, ma di sicuro c'è anche un anelito ad andare oltre le catene del mondo fenomenico. Chissà se poi è più giusto spingere la propria esistenza ad oltranza, magari con il caterere penzolante e semiparalitici in un letto, o morire quando si è ancora abbastanza coscienti e in salute. Non saprei dare una risposta: ognuno vive e muore come meglio crede, fino a quando gli è consentito scegliere. Resta il fatto che un artista , così come una persona che ha improntato al bene la sua vita, aprono un orizzonte verso l'assoluto, che è il fine ultimo della nostra vita, in sostanza. Un artista è come il sale del mondo, dà sapore alla vita, e in un mondo dominato dalla tecnica, dallo spread, dalla finanza allegra e da furboni e furbetti, un'isola di autenticità può regalarcela ancora l'arte e gli artisti.