Vi era un contadino che viveva in una casupola insieme al figlio di pochi anni. Un giorno si era recato nei campi a lavorare e al suo ritorno trovò la casa in fiamme. Appena scoppiato l'incendio, il figlio era fuggito via perdendosi tra i boschi e un cane, trovatosi nei pressi della casa, era stato avvolto dalle fiamme. Il padre, disperato difronte a quei resti, credette si trattasse del figlio e pianse a dirotto. Alcuni anni dopo il figlio, oramai un'adolescente, si mise sulle tracce della sua vecchia casa, nel frattempo ricostruita, e bussò alla porta implorando: 'Papà, papà eccomi qua sono tornato!'. 'Vattene via impostore!' urlò il padre 'mio figlio è morto tanti anni fa' e così il padre perse il figlio per sempre. Sovente vogliamo vedere la realtà attraverso il filtro dei nostri desideri e delle nostre fantasticherie, col risultato di non riuscire più a distinguere il vero dal falso.
IL FIGLIO SCOMPARSO
Vi era un contadino che viveva in una casupola insieme al figlio di pochi anni. Un giorno si era recato nei campi a lavorare e al suo ritorno trovò la casa in fiamme. Appena scoppiato l'incendio, il figlio era fuggito via perdendosi tra i boschi e un cane, trovatosi nei pressi della casa, era stato avvolto dalle fiamme. Il padre, disperato difronte a quei resti, credette si trattasse del figlio e pianse a dirotto. Alcuni anni dopo il figlio, oramai un'adolescente, si mise sulle tracce della sua vecchia casa, nel frattempo ricostruita, e bussò alla porta implorando: 'Papà, papà eccomi qua sono tornato!'. 'Vattene via impostore!' urlò il padre 'mio figlio è morto tanti anni fa' e così il padre perse il figlio per sempre. Sovente vogliamo vedere la realtà attraverso il filtro dei nostri desideri e delle nostre fantasticherie, col risultato di non riuscire più a distinguere il vero dal falso.