gioia

E' SOLO UN PROBLEMA DI SHARE...


Vi sono giornalisti che si affacciano sulle scene dei disastri e delle sofferenze con le telecamere protese a 'scoopare' ogni possibile buco pur di godere, violentatori dell'immagine, spacciatori di sentimenti a buon mercato, pronti a rivolgere domande insulse e prive di ogni pudore ai volti esterrefatti dal dolore. E' quanto stiamo vedendo in questo terremoto, è quanto abitualmente vediamo in scenari meno devastanti, ma pur sempre umani, come quella famigerata domanda di solito rivolta a una persona che ha perso un suo caro ingiustamente :' ma lei è pronto a perdonare?'. Il perdono è un momento interiore e tutt' al più dovrebbe essere il prete a rivolgere una domanda del genere, al chiuso di un confessionale, il perdono non va proclamato nelle piazze .Questi imbonitori, sempre al servizio del padroncino di turno, incartocciano notizie come il salumiere con gli affettati, la parola spogliata di ogni contenuto come i muggiti di un filmino porno.