Nella spiritualità orientale ritroviamo spesso l'immagine del fiore di loto che nasce dalle acque putride. Un modo di testimoniare come si può trasformare il negativo che sconvolge le nostre vite (delusioni, sofferenze) in positivo. In un suo libro un maestro laico del buddhismo zen, ironicamente fa notare che anche il porco vive tra i rifiuti di cui si ciba, però non vorremmo mai associare le nostre vite a quella del porco, anche se in sostanza tra il porco e il fiore di loto non vi è differenza, ci piace l'immagine candida del loto, anche se a volte le nostre vite sono immerse nella melma come un porco. In realtà è così, anche se mi viene da dire che l'immagine candida del fiore di loto rappresenta la parte delicata di noi che vuole emergere, la speranza, potremmo definirla, di una nuova rinascita nonostante tutte le avversità. E' giusto che la fantasia coltivi l'immagine del fiore anche quando ci sentiamo nella melma, o peggio ancora.
IL FIORE DI LOTO... O IL PORCO?
Nella spiritualità orientale ritroviamo spesso l'immagine del fiore di loto che nasce dalle acque putride. Un modo di testimoniare come si può trasformare il negativo che sconvolge le nostre vite (delusioni, sofferenze) in positivo. In un suo libro un maestro laico del buddhismo zen, ironicamente fa notare che anche il porco vive tra i rifiuti di cui si ciba, però non vorremmo mai associare le nostre vite a quella del porco, anche se in sostanza tra il porco e il fiore di loto non vi è differenza, ci piace l'immagine candida del loto, anche se a volte le nostre vite sono immerse nella melma come un porco. In realtà è così, anche se mi viene da dire che l'immagine candida del fiore di loto rappresenta la parte delicata di noi che vuole emergere, la speranza, potremmo definirla, di una nuova rinascita nonostante tutte le avversità. E' giusto che la fantasia coltivi l'immagine del fiore anche quando ci sentiamo nella melma, o peggio ancora.