gioia

AMORE, ATTACCAMENTO, VIOLENZA


Lo psichiatra Andreoli ebbe a dire che la follia che un tempo veniva relegata nell'ambito di una patologia specifica, oggi è parte della normale quotidianità. Da diversi anni assistiamo ad episodi di cronaca efferati in cui vi è un uomo che uccide la propria donna. Noncuranti del fatto che vi sono anche figli in comune, si arriva a tali situazioni da parte di persone spesso molto normali. Che vi sia una violenza diffusa tra le coppie, e sono le donne a subire per lo più, è cosa oramai nota. Spesso l'uomo non tollera di essere lasciato e uccide. E' questo l'attaccamento, negazione dell'amore; anche se si può essere convinti di essere nel giusto, colei che vuole andar via bisogna lasciarla andare, rimane la sofferenza, la ferita, e bisogna accettarle, ma occorre coraggio e umiltà per poterlo fare. Il punto è che l'egoità maschile è tale che non può accettare la sconfitta e quindi insorge la vendetta cieca. Bisogna dire che anche le donne sovente commettono errori di comunicazione e, per citare Goleman, grande psicoterapeuta, spesso esse, allorquando riscontrano un comportamento che non amano nel loro uomo, incalzano nel demolirlo. Esempio: il partner sta troppo fuori con gli amici e non si impegna più di tanto a casa, la donna al rientro gli urla:' Sei un fallito, sei un buon a niente , sei il peggiore uomo!...' per non aggiungere il resto. Questa cosa è devastante per un uomo e ingenera rancore. L'atteggiamento giusto sarebbe quello di focalizzare il punto che arreca sofferenza e disagio e con calma affrontare l'argomento, se dopo vari tentativi la situazione non cambia, o peggiora, meglio fare le valigie. Il problema è che non abbiamo un'educazione emotiva, neppure nelle scuole viene impartita, ma è da qui che bisognerebbe cominciare, vedi anche il fenomeno bullismo. Consiglio la lettura di: INTELLIGENZA EMOTIVA di Goleman.