gioia

LA ZAVORRA MENTALE


La mongolfiera ha bisogno di pesi, la zavorra per l'appunto, per rimanere bene ancorata per terra prima di poter salire in alto. Via via che si va in alto, bisogna sganciare la zavorra per poter volare agevolmente e salire ancora più in alto. Questa della mongolfiera è una buone metafora della nostra vita. Quando siamo infanti è giusto che ci pongano dei limiti e delle buone regole da osservare (cosa che sta scemando sempre più, visto che anche gli adulti non hanno più regole). Man mano che si cresce, la mente dovrebbe ripulirsi di quelle sacche di zavorra che all'inizio erano state utili per radicarci alla terraferma. Per fare ciò occorre che lo spirito si elevi con il supporto di vedute più ampie, con l'esperienza della vità che in sé ha qualcosa da insegnarci e con il gusto e la fantasia di porci oltre le convenzioni e gli schemi di pensiero nei quali siamo stati allevati. Se non abbiamo il coraggio di volare in alto, allora rimaniamo schiacciati da quella zavorra che era stata utile all'inizio ma che ora diventa il nostro peso e la nostra prigione. La conseguenza di tutto ciò è il grigiore conformistico nel quale siamo immersi, dove il mediocre ha sempre un posto in prima fila e diventa addirittura il modello esistenziale da perseguire. Il tutto in cambio di cosa? anche quei cliché di presunta trasgressione di cui ostentano pupe e secchioni e presunti intellettuali fanno parte di questo gioco meschino. Costoro volano in basso come i piccioni, depositando un pò per parte i loro escrementi, nullità rispetto ai voli pindarici di un D'annunzio, Baudelaire e di quanti si sono spinti in alto perché avevano desiderio di assoluto, non di un modesto budget per farsi un lifting. Per non parlare poi di quegli antitaliani chiamati padani che la zavorra ce l'hanno depositata nel cervello!