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I ROM SONO UN PROBLEMA?


In genere vi sono due posizioni: coloro che vedono i rom come un popolo nomade con una consistenza culturale e soprattutto musicale notevole e chi, al contrario, vede in loro ladri, farabutti nonché sporchi e cattivi. Il secolo scorso ha visto gli ebrei relegato a questo ruolo di sporchi e cattivi, oggi che hanno un loro Stato e una loro consistenza culturale e politica, vengono rispettati nel mondo ma a loro volto considerano i palestinesi sporchi e cattivi. Insomma quando un popolo subisce è martire, quando acquista potere martirizza gli altri. Ma questa è un po' la storia del genere umano, che si ripete incessantemente sia come storia individuale che collettiva. Ora, la posizione di coloro che definirei idealisti, e difendono i rom a tutti i costi e vedono solo gli aspetti culturali del fenomeno, è inautentica così come l'altra che, al contrario, vuole vedere nei rom solo ladri sporchi e cattivi. Che i rom abbiano una tradizione culturale è indubitabile, che molti di loro vivano illecitamente è anche questo vero. Voler vedere un fenomeno solo in positivo o in negativo equivale a non volerlo vedere. Osannare o mettere alla gogna un popolo, o un individuo, piuttosto che cogliere la complessità dei fenomeni non risolve nulla. Il punto è che dovrebbero essere proprio i politici e le istituzioni che essi rappresentano a capire la complessità dei fenomeni sociali e a trovare soluzioni adeguate. Ma qui si brancola nel buio, si fa leva sull'emotività della gente piuttosto che sulla tanto osannata razionalità, che a ben vedere è carente, e quindi si tende a creare un nemico per dare uno sfogo alle frustrazioni dilaganti della gente comune e occultare i problemi di fondo. E' in questo modo che le destre vincono, ma alla fine è solo un modo per celare i problemi sotto la sabbia, come fa il gatto con le proprie feci, ma intanto la puzza resta... per fortuna lontano dai palazzi istituzionali.