Il VENTO e il LEONE

Post N° 91


.Un cerchio si chiude, un cerchio si apre. C’è una macchia scura nel sole e il vento odora di fumo e carogne. Non sono più le parole a guidare il mio cammino, poiché non esistono lutti per chi è capace di sogni, né distruzione per chi comprende la legge del tempo.Così è stato il viaggio del mio popolo. Per oltre cinquemila lune è vissuto camminando con gli spiriti dei padri, ricercandone il coraggio, fuggendone le debolezze. La terra lo ha nutrito, confortato e, infine, accolto. Abbiamo combattuto sino a sentire l’odore dolciastro del sangue coprire il dolore per le nostre ferite, lottato per i figli e i figli dei loro figli, per il valore e per la vita, per follia e per vendetta. Le vittorie sono state numerose quanto le sconfitte, come il giusto equilibrio richiede a tributo. Abbiamo cantato e danzato, gioito e sofferto. Siamo stati fianco a fianco più che fratelli.Ora che il tempo finisce e ogni cosa trova compimento, il buio tiepido accogliente della terra mi reclama. Non appartengo a coloro che verranno. Un mondo nuovo accoglierà l’alba umida di rugiada.Un cerchio si chiude, un cerchio si apre.Io, Specchio di Pietra, anziano del Popolo del Salice, così ho parlato.