Il VENTO e il LEONEIl guaio è che gli uomini hanno una particolare abilità nello scegliere proprio le cose peggiori per loro (J. K. Rowling) |
DISCLAIMER
ATTENZIONE
Alcuni contenuti di questo sito sono sessualmente espliciti e indrizzati solo a un pubblico adulto. Consultando volontariamente gli scritti contraddistinti dal tag "erotismo" il lettore certifica: di essere maggiorenne, di non portare a conoscenza di alcun minore tali contenuti, di non ritenere che la lettura o la visione delle immagini allegate possa in alcun modo turbarlo, e di sollevare l'autore pertanto da qualsiasi responsabilità.
IL CANTO DEL DERVISCIO
L'uomo è un flauto di canna, sospeso sugli abissi. E invoca la sua origine, cui vorrebbe tornare, tra i lamenti. Poiché è la strada di casa che ha smarrito, e la cerca. Udendolo, il mio cuore è mosso a pietà. E vorrebbe aiutarlo, ma non osa, perché sa che il compito è suo, di lui solo. E l'amore è una dolce follia, che riesce a guarirci dal peccato. Gli innamorati si incontrano, senza parlare, e ciascuno di essi dice proprio ciò che deve dire, ciò che l'altro s'aspetta. Mosè perse i sensi, alla vista del Divino. E così l'amante, che rincorre l'amato. E lo scorge dappertutto, avvolto in mille veli. Che gliene annunciano l'onnipresente esistenza. E quando l'incontro ha luogo, è una dolce ebbrezza, nel delirio, a imporsi. Queste storie si aprono al mondo. Esse sono rivolte agli amici, affinché imparino a guardare. E intraprendano il cammino, se già non si sono messi in viaggio.
AREA PERSONALE
TAG
MENU
I MIEI BLOG AMICI
« Messaggio #87 | Carry you home » |
. Me ne vado fra i rivoli di parole che ogni giorno mi trovo sul cammino, indeciso se darvi peso o semplicemente lasciare che siano pioggia sull’asfalto: poi la curiosità stimola le soste, caduche pause riflessive di stanchezza. Ascolto. Ascolto sempre molto. È come essere immersi in un caleidoscopio di pensieri, tutti meravigliosi, colorati e bellissimi, ma sostanzialmente indistinguibili; ogni suono prende forma attraverso contorte logiche d’attesa, elucubrazioni in apparenza secondarie o distratte d’impazienza. Mi colpisce certa varia umanità che vedo dipanarsi come un bandolo aggrovigliato, sgomitare lacerando incrostazioni d’innocenza, sporcizie o retaggi d’etica in abbandono; in fondo vi leggo segni di rinuncia, rassegnazioni quotidiane alle battaglia, dettagli che si depositano sulla pelle come acqua fresca di sorgente. In questi giorni rifletto spesso su ciò che desidero e, addentrandomi in altrui pensieri in cerca di parole, osservo quei desideri liquidi racchiusi a stento con le mani, prigionieri di una bellezza che ogni giorno svanisce un po’ di più; sogni portati con speranza sotto il braccio, come giornali la mattina, e sempre troppo sciupati al calar del sole. Troppo spesso però ho notato che le persone rivolgono all’esterno le loro attese, le aspettative di sollievo che circondano come laghi profondi isole lontane, fiducie sonnacchiose: ci aspettiamo sempre tanto dagli altri che dimentichiamo spesso quanto gli altri si aspettino da noi. Oggi non voglio essere così. Voglio dimenticare per un istante quel che mi attendo, sia esso amore o amicizia, rispetto o comprensione, stima o semplice considerazione, pregi o difetti; voglio guardare nello specchio di ogni giorno e trovarvi l’uomo che sono, o forse quello che vorrei essere. Per questo, leggendo uno scritto anonimo, sono rimasto nel silenzio ad ascoltare … non parole, ma coscienze … chiunque abbia scritto quello che riporto sotto ha la mia riconoscenza. Non eseguo, penso. Non studio, apprendo. Non mangio, assaporo. Non bevo, degusto. Non dormo, sogno. Non sento, ascolto. Non parlo, dialogo. Non copio, creo. Non comunico, trasmetto. Non piango, soffro. Non guardo, osservo. Non pretendo, chiedo. Non confido, credo. Non chiudo, spengo. Non scrivo, emoziono. Non diffido, dubito. Non butto, conservo. Non cambio, cresco. Non immagino, spero. Non scappo, affronto. Non finisco, riparto. Non fermo, miglioro. Non salto, volo. Non limito, apro. Non valuto, approfondisco. Non esisto, vivo. Per un istante … non chiedete sempre agli altri, chiedete davvero a voi stessi. A volte non so che uomo sono, ma oggi, un po’ di più, so quel che vorrei essere |
https://blog.libero.it/kastaghir/trackback.php?msg=4567329
I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
INFO
CERCA IN QUESTO BLOG
ULTIMI COMMENTI
Inviato da: Kastaghir
il 10/11/2009 alle 03:11
Inviato da: hope.s
il 10/11/2009 alle 03:08
Inviato da: space.dream
il 12/01/2009 alle 23:07
Inviato da: space.dream
il 12/01/2009 alle 22:56
Inviato da: Gioconda_I
il 25/11/2008 alle 14:49