Il VENTO e il LEONEIl guaio è che gli uomini hanno una particolare abilità nello scegliere proprio le cose peggiori per loro (J. K. Rowling) |
DISCLAIMER
ATTENZIONE
Alcuni contenuti di questo sito sono sessualmente espliciti e indrizzati solo a un pubblico adulto. Consultando volontariamente gli scritti contraddistinti dal tag "erotismo" il lettore certifica: di essere maggiorenne, di non portare a conoscenza di alcun minore tali contenuti, di non ritenere che la lettura o la visione delle immagini allegate possa in alcun modo turbarlo, e di sollevare l'autore pertanto da qualsiasi responsabilità.
IL CANTO DEL DERVISCIO
L'uomo è un flauto di canna, sospeso sugli abissi. E invoca la sua origine, cui vorrebbe tornare, tra i lamenti. Poiché è la strada di casa che ha smarrito, e la cerca. Udendolo, il mio cuore è mosso a pietà. E vorrebbe aiutarlo, ma non osa, perché sa che il compito è suo, di lui solo. E l'amore è una dolce follia, che riesce a guarirci dal peccato. Gli innamorati si incontrano, senza parlare, e ciascuno di essi dice proprio ciò che deve dire, ciò che l'altro s'aspetta. Mosè perse i sensi, alla vista del Divino. E così l'amante, che rincorre l'amato. E lo scorge dappertutto, avvolto in mille veli. Che gliene annunciano l'onnipresente esistenza. E quando l'incontro ha luogo, è una dolce ebbrezza, nel delirio, a imporsi. Queste storie si aprono al mondo. Esse sono rivolte agli amici, affinché imparino a guardare. E intraprendano il cammino, se già non si sono messi in viaggio.
AREA PERSONALE
TAG
MENU
I MIEI BLOG AMICI
« Messaggio #90 | Accidia » |
. Un cerchio si chiude, un cerchio si apre. C’è una macchia scura nel sole e il vento odora di fumo e carogne. Non sono più le parole a guidare il mio cammino, poiché non esistono lutti per chi è capace di sogni, né distruzione per chi comprende la legge del tempo. Così è stato il viaggio del mio popolo. Per oltre cinquemila lune è vissuto camminando con gli spiriti dei padri, ricercandone il coraggio, fuggendone le debolezze. La terra lo ha nutrito, confortato e, infine, accolto. Abbiamo combattuto sino a sentire l’odore dolciastro del sangue coprire il dolore per le nostre ferite, lottato per i figli e i figli dei loro figli, per il valore e per la vita, per follia e per vendetta. Le vittorie sono state numerose quanto le sconfitte, come il giusto equilibrio richiede a tributo. Abbiamo cantato e danzato, gioito e sofferto. Siamo stati fianco a fianco più che fratelli. Ora che il tempo finisce e ogni cosa trova compimento, il buio tiepido accogliente della terra mi reclama. Non appartengo a coloro che verranno. Un mondo nuovo accoglierà l’alba umida di rugiada. Un cerchio si chiude, un cerchio si apre. Io, Specchio di Pietra, anziano del Popolo del Salice, così ho parlato. |
https://blog.libero.it/kastaghir/trackback.php?msg=4599044
I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
INFO
CERCA IN QUESTO BLOG
ULTIMI COMMENTI
Inviato da: Kastaghir
il 10/11/2009 alle 03:11
Inviato da: hope.s
il 10/11/2009 alle 03:08
Inviato da: space.dream
il 12/01/2009 alle 23:07
Inviato da: space.dream
il 12/01/2009 alle 22:56
Inviato da: Gioconda_I
il 25/11/2008 alle 14:49