Hikikomori fan

L'anticalcio

Oh,finalmente qualcuno che non bacia dove cammina il signor 'Special One' (sì specialmente irritante) Mourinho. E bravo Zeman; d'altronde non è la prima volta che dice cose che forse in molti pensano ma che nel mondo della mafia calcistica nessuno osa proferire. Eppure,magari dopo anni,querele e quant'altro,spesso quelle che paiono ai più come frasi ad effetto per 5 minuti di notorietà,compiuta la loro parabola vanno preciso preciso a colpire là dove devono. Cambierà mai qualcosa in questo sistema marcio e corrotto dall'interno? Mah. Di certo non bisogna essere geni per dire che l'Inter di Mou era proprio l'antitesi del calcio,o appunto l'anticalcio. Bisogna però essere dentro al sistema mediatico per sapere come e perché si arrivi invece a scrivere o far passare su ogni mezzo il messaggio che ci si trovi di fronte al profeta del pallone. Ma suvvia...vi siete sprecati ad 'ammirare' quella squadra per più di un quarto d'ora? Se così fosse,non pensereste mai niente del genere. Quanto questo mondo vada al contrario lo si nota proprio nell'esaltazione non già di un eroe sportivo ma di uno sbruffone che alla fine ha vinto meno di altri,che non hanno però interesse a crearsi questa immagine di provocatore. Qualcuno potrebbe pensare che ci siano almeno caratterialmente punti di contatto proprio tra il portoghese e Zeman; si dice del 'buon' Josè sia un'incompreso,uno che dice solo quello che pensa. Siamo seri...non passa giorno che volente o nolente ti tocca leggere dei suoi improperi a Caio,a Tizio o a Sempronio,senza soluzione di continuità. Un'imbonitore di platee in piena regola; lui parla,diventa famoso per la sua proverbiale maleducazione e straffotenza,i giornalisti lo invitano a continuare perché,diciamo le cose come stanno,che ci metti in mezz'ora di tg sportivo o per riempire le ampie colonne delle testate nazionali a metà agosto? Già,Mourinho non è il profeta del bel calcio ma di certo è il salvatore di tutti gli inutili contenitori sportivi pre e post partita,degli articoli riempitivi,di chi non sa cos'è una rabona ma conosce  perfettamente con chi è stato a letto il tale giocatore.

Possibile che nel 2010...

Boh,la gente vive nel mondo dei sogni. Se no non si spiega come ci siano ancora persone che fanno certe domande. Conosci un tizio,uno tutto sommato per bene per carità,ti dice "ah a me non importa se sei lesbica anzi mi fa piacere conoscere una così"; va beh,ci vedo qualcosa di losco ma voglio dargli fiducia. Poi in effetti capisco che è davvero innocuo,e proseguiamo il discorso; ora,mi aspetto che uno con così ampie vedute sappia di cosa sta parlando,quando si entra nell'argomento tabù per eccellenza: la famiglia. Lui mi svela questo suo desiderio,da single qual'è,di incontrare una brava ragazza e avere dei figli. Però,penso tra me e me,un tipo a posto non il solito maniaco...gli rispondo che lo capisco,anch'io vorrei trovare la donna giusta e magari allevare un giorno uno o più pargoli. Lì,la catastrofe: sempre con gentilezza mi chiede come possono due donne avere un bambino. Presa alla sprovvista,mi domandai se era meglio cominciare a parlare della cicogna fucsia che porta i bimbi alle coppie gay o se invece non li trovassimo sotto alle teste d'insalata invece del cavolo com'è noto accada agli etero. Mah,voglio dire...ok dopo lo sgomento iniziale cerchi di spiegare,magari con qualche disegnino,come il miracolo della vita avvenga,nonostante ciò che si possa pensare (?),anche per noi. A volte,e mica tanto di rado,ti senti un marziano sceso sulla Terra per caso...mai sentito parlare della fecondazione artificiale?? Adozioni?? Se non fosse abbastanza grottesco,una stoccata ancora peggiore,infarcita col più squallido dei cliché propri del maschio medio,mi stava arrivando tra capo e collo: nello specifico "però secondo me le bisex sono meglio perché possono stare con un uomo,sposarsi,e intanto amare anche una donna". AAAAAAAH!!!!! Non ci posso credere...quelle affermazioni che non sai se strapparti i capelli per la disperazione,fargli una risata in faccia o scuotere la testa in silenzio sperando di aver capito male. Che gli vuoi dire? Litighi spiegando che non a tutti piace vivere nella falsità? Cambi argomento perché tanto è inutile parlarne? Personalmente dipende come mi trovo sul momento; non sempre me la sento di difendere una categoria a cui per certi versi sento di non appartenere. Voglio dire,non è un'iscrizione ad un partito o ad un sindacato,ognuno vive la sua sessualità come meglio crede. Così faccio un bel sospiro e gli dico: "Guarda,so per certo che c'è chi lo fa,ma A ME di fare vita comune con un uomo non garberebbe neanche un pò,e se ti frulla per la mente qualcosa visto in qualche porno beh,ancora una volta devo dirti che sì,queste cose succedono ma non A ME perché non mi manca quella roba lì che avete voi". Poi uno sta sempre sulla difensiva...poi uno si chiude nel ghetto...ma se conversare con qualcuno al di fuori di certi confini ideologici significa essere passati ogni volta sotto il microscopio come un fenomeno da baraccone diventa anche difficile avere dei rapporti civili col prossimo; e se neanche 'al di qua' ti senti compreso allora dov'è il tuo posto? Cerchi di essere amico di tutti ma ti rendi conto che nessuno ti conosce davvero,perché ti guardano attraverso la lente deformante degli stereotipi uomo-donna,gay-etero etc.; credere in una relazione alla pari dove sei semplicemente una persona è sempre più un miraggio...

Lezioni di vita reale da personaggi immaginari

È dura. È dura prendere lezioni da personaggi di pixel,creature virtuali che simulano in certi casi in maniera più che verosimile pensieri e sentimenti umani. Certo dici,dopotutto chi li ha creati è un essere umano...ma oltre che programmatori,spesso ti trovi di fronte a fini psicologi. Rileggere quella riga di testo che sta parlando proprio a te...abbassare le orecchie sommessamente e ammettere che ha ragione,o scoprirti sorpreso di quanto un 'giochino' senza alcuna pretesa educativa possa farti riflettere. Oggi ad esempio mi trovavo dopo qualche tempo a riprendere in mano "Surviving High School" sul mio iPhone,e non me ne vogliano i miei amici,ma ho trovato più illuminanti certi discorsi all'interno di questo interessante progetto ludico piuttosto che le interminabili chiacchierate telefoniche e non. Uno dei poteri dei media risiede nella particolare forma di contenuto,di massa per l'appunto,quindi inpersonale,ma capace di coinvolgere singolarmente ognuno. Senza il freno inibitore,a volte un pò ipocrita,che c'è nei rapporti d'amicizia. Nessuno può sentirsi offeso da una situazione o una frase generica detta in un film,in una canzone o quant'altro,ma quante volte questa ci ha fatto arrabbiare,gioire o addirittura piangere? Non importa da dove arrivi una lezione,purché serva a smuovere qualcosa dentro la testa o il cuore. 

Eppure sorrido

Casualmente oggi mi sono trovata a rivedere gli ultimi colpi del match Nadal-Coria,finale del torneo di Roma nel 2005,sul canale Supertennis. Partita memorabile,la ricordo bene. Era la seconda che seguivo di Rafa,ed ero già pazza di lui (sportivamente parlando). Uno spettacolo quasi interminabile,specie per me che ancora non ero avvezza a quella disciplina,ma che mi lasciò con la certezza di avere di fronte il futuro numero uno. La rammento per diversi motivi in realtà...inevitabile ripercorrere mentalmente i luoghi e i volti di quel giorno. Lontani nel tempo e geograficamente. Inevitabile chiedersi quante cose sono successe da quel momento,o quanto si è cambiati. Chi si è perso,chi ancora hai accanto. Eppure sorrido. Sorrido ricordando,sorrido sperando,ma soprattutto sorrido cercando di essere ogni giorno fedele a me stessa e ai miei ideali,pur evolvendomi ed espandendomi a volte in strane direzioni,a volte attraverso percorsi che ben conosco. Sorrido perché ogni giorno sono sempre più forte,nonostante tutto; e sorridendo ho cancellato i numeri e i messaggi di gente che da allora non ho più sentito,senza rimpianti né rancore,ma con la consapevolezza che a volte per trovare il tuo destino devi lasciar andare altri per il loro. Ero felice quel giorno? Sì,lo ero. Lo sono oggi? Sì,anche se in modo diverso. Lo sarò domani? Posso solo sperarlo e cercare di fare in modo che sia così. Intanto sorrido,fiera di ciò che sono,felice che qualcuno faccia un altro pezzo di strada ancora con me,vivendo ogni giorno senza dovermi pentire di niente perché lo vivo sempre come se fosse l'ultimo. E continuando a seguire Rafa :)

I rapporti "al lupo,al lupo!"

Molti si ricorderanno del racconto del pastorello simpaticone che gridava "Al lupo!" per richiamare l'attenzione dei soccorritori,mentre in realtà si faceva solo quattro risate alle spalle dei compaesani che accorrevano e che invece di una creatura famelica trovavano questi che li burlava dopo avergliela fatta l'ennesima volta. Ecco,il parallelo è presto fatto: ci sono persone,specialmente se più che amici,che nel quotidiano si prendono impegni che poi immancabilmente non mantengono. Invece del bistrattato canide,trovano posto i "ci sentiamo domani",i "ci vediamo tal giorno o alla tale ora" e via discorrendo,a cui uno in buona fede dà retta per poi doversi ricredere ogni volta. Solitamente questo è il tipico comportamento di chi è stato ferito,deluso o ha paura delle conseguenze del legarsi a qualcuno,ed è quindi insicuro. Certo poi c'è chi ti prende per i fondelli con consapevolezza come il pastore della storia,i bastardi dentro (uomini o donne indiscriminatamente) che ti uccidono il cuore e la speranza,rendendo il prossimo arido dentro come loro. Prima di tutto bisogna mantenere la propria dignità,non si può vivere in perenne attesa,qualsiasi sia il motivo di questa. Se possibile,bisognerebbe stare lontano da questi rapporti; ma il più delle volte ci si rende conto della situazione solo quando ormai si è troppo presi da poter fare marcia indietro o semplicemente lasciar perdere. Ciononostante,l'importante è continuare a vivere la propria vita senza rimanere alla finestra,seppur sempre con quel filo di convinzione o illusione che magari,chissà,un giorno...x esperienza ahimè posso confermare che questo non accade praticamente mai; solitamente chi si comporta in quel modo più che al traguardo di una vita a due,che inizia proprio nel momento in cui ci si sceglie reciprocamente,punta a crearsi un appiglio,una facile uscita d'emergenza ad una situazione difficile,ingarbugliata,stressante. Questa può essere una crisi di coppia,problemi familiari o semplicemente la ricerca di un diversivo alla monotonia della loro vita medio-borghese. Tu rappresenti la via di fuga a tutto questo,una via che probabilmente non verrà mai percorsa ma che si ha la certezza sia sempre lì. Ebbene,non fate gli zerbini; spesso questa gente,a volte senza rendersene conto,desiderano solo sentire di avere ancora il controllo su qualcosa o qualcuno mentre vedono il resto della loro esistenza andare in pezzi o non avere alcun fondamento,e per questo vi tengono in perpetua sospensione. Sarebbe bene che questi ricordassero che fine ha fatto poi il tizio che,a forza di nominarlo,il lupo se l'è trovato davvero davanti ma nessuno ha più prestato attenzione alle sue urla...