LA VOCE DI KAYFA

Lodo Alfano, un orrido ossimoro

Mentre il Paese economicamente va sempre più alla “deriva”, (per l’ennesima volta il Governatore della Banca d’Italia, Mario Draghi, ha puntato il dito contro la mancata crescita degli stipendi italiani rispetto al resto d'Europa); mentre il Premier, incurante delle intercettazioni telefoniche hard in cui sarebbe coinvolto con una ministra dal fisico da soubrette, dispensa disinvoltamente baci con le mani alle ragazze giapponesi, suscitando il disappunto di Sarkozy e degli altri “grandi” della terra presenti al summit nipponico; mentre il PD e i suoi leader cercano affannosamente di darsi un’aria da vera opposizione, senza mai riuscirci per davvero; mentre  martedì Di Pietro, dal palco di Piazza Navona, ha dimostrato a chi avesse ancora dei dubbi d’essere lui il vero leader dell’opposizione, alla faccia di Veltroni, D’Alema e Franceschini, ieri sera il cosiddetto LODO ALFANO, il provvedimento che garantisce l’immunità alle quattro cariche dello Stato è approdato in Parlamento per essere discusso e approvato entro oggi. A quanto si dice la sorte del provvedimento è intimamente legata a quella della norma “blocca processi”. In pratica il governo assicura l’opposizione che se il lodo Alfano sarà approvato a larga maggioranza la norma “blocca processi” ribattezzata "salva Premier" verrà cancellata.

Bello sforzo!  Il LODO ALFANO interessa tutti coloro che fanno politica, sia maggioranza che opposizione, perché a occupare il ruolo delle principali cariche dello Stato un domani potranno esserci coloro che oggi non sono al governo!

Non sarebbe stato meglio se, anziché il LODO ALFANO, il governo avesse varato di comune accordo con l’opposizione una legge che impedisse a chiunque avesse procedimenti penali in corso di essere eletto in Parlamento e assurgere a una delle principale cariche dello Stato?

Perché complicarsi la vita per consentire anche a presunti criminali di rappresentare il Paese nei suoi aspetti istituzionali più alti? Che immagine dà tutto ciò dell’Italia? E poi se, come sostenne il Presidente del Consiglio all’epoca in cui fu varata, la norma "blocca processi" riguardava davvero “l’interesse di tutti”, perché vincolarne l’esistenza all’approvazione del LODO ALFANO? Il LODO ALFANO tutela dalla giustizia (che orrido ossimoro, “tutela dalla giustizia”) solo le alte cariche dello Stato, non certo tutti i cittadini! Sorge il dubbio che quei “tutti” cui il Premier si riferiva quando spiegò il motivo del provvedimento non fossero i cittadini bensì i parlamentari!