LA VOCE DI KAYFA

CHE PAESE SIAMO? AI POSTERI L'ARDUA SENTENZA


Chissà che opinione si faranno i posteri dei nostri politici quando un domani leggeranno sui testi di storia che ci fu un tempo in cui il paese fu governato da una maggioranza parlamentare la quale non si fece scrupoli di sostenere col proprio voto per ben due volte la tesi assurda secondo cui davvero il Presidente del Consiglio Italiano la notte tra il 27/28 maggio del 2010 telefonò più volte alla questura di Milano sollecitando il rilascio di Karima El Mahroug, alias Ruby rubacuori - la diciassettenne di origini marocchine con cui, secondo la procura di Milano, il premier avrebbe avuto reiterati incontri sessuali quando la ragazza era minorenne nella sua villa d’Arcore – per evitare un incidente diplomatico con l’Egitto perché credette davvero che la ragazza, come lei stessa  gli aveva confidato, era la nipote del presidente egiziano Mubarak – dichiarazione però smentita dalla stessa Ruby in  un’intervista televisiva? Che opinione si faranno i posteri di costoro che senza alcun tentennamento hanno avallato una tesi a dir poco fantasiosa pur di evitare ulteriori grane con la giustizia a un Presidente del Consiglio già impegolato più volte con la legge al punto da costruirsi leggi ad personam depenalizzando alcuni dei reati attribuitigli, emanando leggi che rendessero immune dalla legge il ruolo istituzionale che ricopriva per bloccare i processi in cui era imputato, ridurre i termini di prescrizione per gli incensurati al di sopra dei sessantacinque anni (all’epoca lui ne aveva 75)?Che opinione si faranno i posteri dei nostri politici quando, studiando sui libri di storia l’epoca attuale, leggeranno che nella coalizione di governo c’era un partito dichiaratamente secessionista, i cui Ministri non lesinavano offendere quegli stessi simboli della Repubblica che rappresentavano, su cui avevano giurato fedeltà, facendo una marcata distinzione politica tra nord e sud a scapito di quest’ultimo, senza che nessuno degli alleati avesse il coraggio di controbatterli per timore che per ripicca facessero cadere il governo mandando tutti a casa?Che opinione si faranno di noi i posteri quando leggeranno di una maggioranza di governo sempre presente in aula nel momento in cui bisognava approvare leggi per salvare dai giudici il capo del governo o care a un partito marcatamente razzista pur di tenerselo buono, ma del tutto indifferente e inefficiente al cospetto di gravi problematiche sociali come l’eterna emergenza dei rifiuti a Napoli, la mancata ricostruzione di una città dopo due anni dal sisma che l’aveva distrutta (L’Aquila), la crescente disoccupazione giovanile, l’incontrollata immigrazione clandestina, la corruzione e la collusione con la criminalità organizzata nella pubblica amministrazione, la distruzione della scuola pubblica e della cultura con siti archeologici di valore inestimabile per l’umanità lasciati cadere letteralmente a pezzi? Che opinione si faranno i posteri dell’Italia di oggi quando leggeranno dei continui attacchi del Presidente del Consiglio alla magistratura ogni volta che qualche magistrato indagava su di lui o su qualunque altro membro del governo e della maggioranza, evocando lo spettro del complotto eversivo attuato da una certa magistratura politicizzata a sinistra; delle ripetute minacce di cambiare la Costituzione perché così com’era strutturata limitava i poteri del Premier; delle offese al Presidente della Repubblica ogni volta che costui si rifiutava di promulgare leggi presentate dal governo perché in evidente contrasto con i principi della Carta; di una legge elettorale che impediva ai cittadini di scegliere chi doveva rappresentarli in Parlamento, delegando tale compito alle segreterie dei partiti?  Che opinione si faranno di noi i posteri se l’Italia del domani sarà un paese senza speranza, senza storia, senza futuro, un paese arretrato in ogni campo tranne in quello delle barzellette