LA VOCE DI KAYFA

EMERGENZA RIFIUTI: A CHI FIGLI E A CHI FIGLIASTRI!


L’ennesima emergenza rifiuti che da mesi sta nuovamente offendendo Napoli e provincia, oltre a evidenziare l’assoluta incapacità delle istituzioni nell’arginare un problema che definire endemico sarebbe un dolce eufemismo, sta mettendo in risalto, casomai ce ne fosse ancora bisogno, come nella nostra società termini quali democrazia, diritti e civiltà siano semplici sostantivi di cui tanti politici e pseudo tali amano condire i propri discorsi, soprattutto in campagna elettorale. Ma poi, all’atto pratico, ognuno di loro tende a tirare quanta più acqua può al proprio mulino, curando i propri esclusivi interessi e quelli di chi gli sta vicino, dimenticandosi del tutto di quelli dei restanti cittadini.A conferma di quanto il cinismo, l’ipocrisia e la millanteria alberghino nell’animo di molti politici (qualcuno che si salva per fortuna c’è!) basta farsi un giro per le vie centrali e periferiche di Napoli e provincia: in molte strade principali frequentate dai turisti, o dove risiedono persone illustri o candidati alla carica di sindaco la spazzatura viene regolarmente raccolta, viceversa nelle strade adiacenti è lasciata a marcire per settimane intere esasperando gli abitanti al punto che ieri, (notizia taciuta nei titoli del TG1 delle 20 di ieri) finanche le signore  delle zone bene di Napoli sono scese in piazza e hanno gettato per strada i rifiuti esasperate da una situazione che di sicuro rimarrà in stallo fino alle prossime elezioni del 15/16 maggio quando si voterà per i sindaci e per il rinnovo dei consigli comunali.Malgrado tante siano le telefonate di protesta ai centralini comunali di cittadini incazzati che reclamano la mancata raccolta dei rifiuti nella loro zona, chiedendo spiegazioni del perché in altre avvenga con regolarità visto che anche loro pagano le tasse, le risposte dei funzionari o degli addetti sono talmente ridicole che lasciano il tempo che trovano.La verità è che questa ennesima emergenza rifiuti sta svelando una realtà percepita da tanti ma sempre negata dai politici, ovvero la discriminazione tra i cittadini: l’esistenza di categorie di cittadini di serie A, B, C, D e forse anche di Promozione.Alla faccia della democrazia e dei diritti sociali uguali per tutti!