LA VOCE DI KAYFA

NAPOLETANI CORNUTI E MAZZIATI


Ha ragione il prefetto di Napoli, incendiare la spazzatura o farvi barricate sono reati che attentano alla sicurezza e alla salute pubblica ed è dunque giusto che i responsabili  vadano puniti con fermezza ed ecco dunque la necessità di istituire una task force per prevenire le situazioni più difficili. Ma, aggiungiamo noi, altrettanto ci sembra un reato lasciare che la spazzatura marcisca per strada perché non ci sono siti in cui smaltirla: in quasi un ventennio di emergenza rifiuti, malgrado gli infiniti commissari speciali incaricati dal governo per la soluzione del problema e i sovvenzionamenti europei per la costruzione di strutture adeguate, - senza contare le autoglorificazioni del Premier Berlusconi il quale ripetutamente si è vantato di aver risolto la questione rifiuti a Napoli, ma secondo il Presidente Caldoro, come spesso gli capita, anche in quel caso il Premier fu frainteso  - seppure a livello burocratico centinaia sono le soluzioni partorite sulla carta dalle autorità - quella dell’attuale governatore della Campania Caldoro dovrebbe essere attuabile in non meno di 36 mesi – Napoli e provincia continuano periodicamente a vivere situazioni indegne di una società civile (esempi eclatanti sono Via Ventotene a Casoria e alcune strade adiacenti la zona delle “Vecchieralle” in Via Poggioreale, al confine tra Casoria e Napoli, dove un mare di spazzatura ha costretto alcuni negozianti a sospendere l’attività e gli abitanti a tenere i portoni dei palazzi chiusi per evitare che vi si intrufolino topi grossi come gatti; nell’area flegrea, a Quarto dove vi sono vie lastricate di immondizia da cui esala un fetore irrespirabile, e a Pozzuoli nei quartieri di Monteruscello e Toiano dove montagne di spazzature fino a ieri si ergevano “mestosamente” al cielo senza che nessuno se ne preoccupasse!Inoltre, considerando il non trascurabile particolare che i cittadini di Napoli e provincia pagano la TARSU più cara d’Italia, (entro la fine dell’anno è previsto un ulteriore rincaro), seppure qualunque tipo di violenza va’ condannata senza “se” e senza “ma”; pur avendo il prefetto di Napoli tutte le ragioni di questo mondo a perseguire con inflessibilità chiunque ribalti i cassonetti per la via o gli dà fuoco, sarebbe nello stesso modo giusto che si perseguano con altrettanta fermezza coloro che, delegati dai cittadini all’amministrazione della cosa pubblica, in tutti questi anni si sono alternati alla guida del comune, della provincia e della regione Campania senza preoccuparsi minimamente dei tanti quartieri abusivi che sorgevano in aree adibite a discariche, (in alcuni casi chiudendo addirittura le discariche come fece Bassolino con quella di Pianura all’epoca che fu eletto per la prima volta sindaco di Napoli, senza cercare un’alternativa in cui continuare a scaricare la spazzatura), chiedendosi che fine abbiano fatto tutti i soldi versati dai cittadini sotto forma di tasse all’erario locale e quelli stanziati a iosa dai governi e dall’Europa perché si risolvesse una volta e per sempre il problema. È vero che a riguardo è incorso un’inchiesta della magistratura che vede tra i rinviati a giudizio anche l’ex governatore della Campania Antonio Bassolino. Ma francamente tutto ciò è davvero poca cosa in confronto all’offesa che i napoletani devono sopportare: non solo sono costretti a fare quotidianamente gli slalom tra i rifiuti, ma poi devono anche sentirsi osservati come se fossero i peggiori dei criminali se la loro esasperazione sfocia in ribellione di piazza!Ha ragione il prefetto di Napoli, chiunque compia atti di violenza con la spazzatura va punito. Ma ancora prima andrebbero puniti i tanti colletti bianchi che si sono riempiti e continuano a riempirsi la bocca di promesse senza farvi seguire i fatti: esiste non solo la violenza fisica ma anche quella intellettuale. La violenta reazione dei napoletani è la risposta a quest’ultima compiuta ai loro danni da chi, incaricato da loro stessi con il voto a tutelarli come cittadini, li umilia come bestie, ricordandosi di loro ogni qualvolta si approssimano le elezioni!