LA VOCE DI KAYFA

IN VISTA DEI BALLOTTAGGI IL PDL ARRANCA IN COMUNICAZIONE


Sembra impossibile, quasi paradossale, eppure la batosta del centrodestra al primo turno delle elezioni amministrative a Milano, dove il sindaco uscente Letizia Moratti del PDL ha ottenuto un inatteso svantaggio di circa 7 punti nei confronti del candidato del centrosinistra Pisapia - costringendo a un’affannosa rincorsa in vista dei ballottaggi di domenica prossima lei e quanti la sostengono, Premier in testa, nel disperato tentativo di recuperare terreno e vincere al secondo turno - sembra debba attribuirsi a un’errata comunicazione in campagna elettorale del sindaco uscente e dei leader che la sostengono. In  pratica ciò che per anni è stata considerata l’arma vincente di Berlusconi, la capacità comunicativa, sarebbe la vera causa della disfatta a Milano della Moratti e del Premier che ha visto dimezzate le preferenze in suo favore. Seguendo i vari servizi dei telegiornali per tastare l’umore dei milanesi in vista del  ballottaggio di domenica, si ha la sensazione che la strategia mediatica attuata dal Premier, anziché ridurlo, stia aumentando il margine di distacco. Dalle dichiarazioni, in molti milanesi traspare un’insofferenza quasi cronica nei confronti della Moratti che non lascerebbe prevedere nulla di buono per il sindaco uscente. Addirittura in molti hanno criticato il volantinaggio effettuato ieri all’uscita dalle chiese dagli attivisti del centrodestra per illustrare ai cittadini i pericoli in cui incorrerebbero se Pisapia fosse eletto sindaco e i vantaggi che ne ricaverebbero se invece venisse confermata la Moratti. Qualcuno, strappando il volantino, si è detto stufe di tante promesse dopo cinque anni di amministrazione, a suo dire, insoddisfacente.Ad aumentare il caos ci si è messa la dichiarazione di Bossi del decentramento a Milano di due importanti ministeri che ha spaccato in due il PDL, suscitando le rimostranze del sindaco di Roma Alemanno e del Presidente del Lazio Renata Polverini, assolutamente contrari a un’ipotesi del genere. Cui si sono aggiunte le rimostranze dei rappresentanti meridionali del centrodestra che, nel caso ciò avvenisse, a loro volta reclamano dei ministeri al sud.Tutto questo bailamme di promesse, decentramenti confermati, smentiti e poi riconfermati, e litigi interni va a tutto vantaggio di Pisapia e di De Magistris - in ballottaggio a Napoli contro Lettieri del PDL - a dimostrazione che tanta sicumera, alla lunga,  rischia di ritorcersi contro se stessi!