LA VOCE DI KAYFA

TREMONTI CONTESTA I DATI ISTAT, OVVERO IL SAZIO NON CREDE AL DIGIUNO


Secondo l’ISTAT, l’istituto nazionale di statistica, un italiano su quattro è a rischio povertà. Pur non negando l’esistenza di situazioni difficili, il Ministro dell’economia Giulio Tremonti critica queste rivelazioni e rivolgendosi alla platea di Palazzo Giustiniani, che ieri ha assistito al Rapporto 2011 della Corte dei Conti, ha invitato ad alzare la mano quanti si sentissero poveri. Visto che i presenti in sala erano tutti quanto meno benestanti, tutti hanno avuto il pudure e l'onestà dall'astenersi dal farlo. C'è da scommettere che mai il  Ministro avrebbe il coraggio di fare un invito simile in un consesso di operai, impiegati, casalinghe, pensionati, cassaintegrati o disoccupati.Essendo l’uomo un essere relativo, tutto ciò che lo riguarda è relativo, per cui anche la verità! Di conseguenza  non esistono verità assolute ma mezze verità. E quando ci si trova al cospetto di due contrapposte mezze verità, la “verità” quasi sempre è localizzata nel loro punto di incontro. Per cui tra l’ISTAT e Tremonti probabilmente non hanno ragione né l’una né l’altro. Tuttavia se tralasciamo le cifre e ci riferiamo alla realtà essa ci dice che sempre più famiglie faticano ad arrivare a metà mese (questo da quando è entrato in vigore l’euro); che mentre aumentano i disoccupati per la chiusura di molte aziende (ultimo il caso di FINCANTIERI a Genova e a Castellammare di Stabia), non si riesce ad arginare la disoccupazione giovanile; che sempre più persone sono costrette a indebitarsi per fronteggiare le spese giornaliere, spesso dissanguando i risparmi di una vita di sacrifici depositati in banca e sulla posta, ricorrendo in casi estremi agli usurai, ci accorgiamo che l’impietosa realtà statistica illustrata dall’ISTAT non diverge tanto dalla realtà vera quanto quella negata dal Ministro dell’Economia il quale, una volta di più, dà l’impressione di vivere su un altro pianeta!Ha ragione il detto, IL SAZIO NON CREDE AL DIGIUNO!