LA VOCE DI KAYFA

DALLE BARZELLETTE ALLE OFFESE DI STATO IL PASSO E' BREVE


Immagino come dovranno essersi sentiti mortificati, umiliati quei milioni di italiani che, con quel che guadagnano, faticano ad arrivare a metà mese ascoltando prima il Ministro dell’Economia Tremonti e poi il Premier Berlusconi dichiarare pubblicamente che non è vero, come sostiene l’Istat, che un italiano su quattro è sulla soglia di povertà. A contraddire l’istituto nazionale di statistica, secondo Berlusconi, ci sarebbero i 10 miliardi di euro che ogni anno nel nostro paese si spendono per acquistare cosmetici! Nemmeno per un istante il Premier si è chiesto chi può permettersi di investire tanti soldi in prodotti di bellezza? Secondo lui la gente è talmente fuori di testa, non solo al punto da poter decidere di votare ai ballottaggi di domenica prossima i candidati del centrosinistra, ma addirittura di rinunciare al pranzo e alla cena per farsi bella? Magari sperando di essere invitata a una delle sue famose cene ad Arcore con bunga bunga finale e ricevere in regalo una busta con dentro qualche migliaia di euro? Ascoltare simili dichiarazioni da un Capo di Governo si resta allibiti: non sai se ridere o piangere! Guardando alla crisi economica che sta dilaniando il paese; al crescente numero di famiglie costrette a recarsi a mangiare alle mense della CARITAS perché non hanno la forza economica di mettere il piatto a tavola; al 25% di tasso di disoccupazione giovanile in salita vertignosa; ai tanti pensionati costretti a vivere con una pensione che non arriva a 500 euro al mese; alle tante aziende, incluse quelle di Stato come la Fincantieri, costrette a programmare  tagli occupazionali per continuare a esistere o addirittura a chiudere, magari per poi traslocare all’estero dove la manodopera costa meno della metà che in Italia, non sai che pensare. Arrivi al punto da sperare si tratti dell’ennesima barzelletta raccontata dal Premier per imbonire le masse, perché solo chi ha voglia di scherzare potrebbe dire una simile scempiaggine! Quando poi capisci che il tuo Presidente del Consiglio non sta scherzando, ti arrabbi e pensi ad altro. Ma è meglio che te lo tieni per te!