LA VOCE DI KAYFA

PER COMPIACERE IL GOVERNO LA RAI HA DECISO DI SUICIDARSI


 Qualche giorno fa - per la precisione poco prima dei ballottaggi che avrebbero sancito la netta sconfitta del centrodestra alle amministrative con l’affermazione a sindaco di Pisapia a Milano e De Magistris a Napoli, entrambi candidati del centrosinistra - si diffuse la notizia che il nuovo Direttore Generale della RAI Lorenza Lei aveva intenzione di confermare per la prossima stagione i programmi della Gabanneli, Fazio, Floris e Santoro, tanto invisi al Premier.  All’indomani dell’esito del voto, durante una conferenza stampa, Berlusconi,  senza mezzi termini, attribuì la sconfitta a certe trasmissioni micidiali delle RAI come Anno Zero. L’improvvisa posticipazione al 13 giugno della presentazione dei palinsesti RAI per la nuova stagione lascia presumere che anche gli altri programmi “nemici”, inizialmente dati per confermati, verranno cancellati offrendo alla concorrenza un’immensa possibilità di crescita ai danni dell’azienda di stato potendo “assoldare” nelle proprie fila conduttori amati dal pubblico i cui programmi sono seguiti da milioni di spettatori garantendo immensi introiti pubblicitari! Chi pensava che mai più avremmo assistito da parte del Premier a un nuovo editto bulgaro è stato purtroppo smentito.Seppure fonti di centrodestra abbiano riconosciuto che le elezioni amministrative sono state perse perché si sono sbagliati i modi e i toni della campagna elettorale - unitamente all’incidenza di internet nell’indirizzare i voti dei giovani verso i candidati del centrosinistra – da imprenditore che ha costruito il proprio potere politico attraverso l’impero televisivo di cui è proprietario, Berlusconi ha tratto le somme e, dato che dopo la batosta elettorale il governo dipende sempre più dagli umori della Lega per cui non si può escludere che possa cadere prima della naturale scadenza del 2013, in previsione di possibili elezioni anticipate, abbia voluto prevenire anziché medicare lanciando un monito indiretto ai dirigenti della RAI affinché allontanassero dagli schermi pubblici quei conduttori i cui programmi possono incidere negativamente per il governo sull’opinione pubblica.L’esistenza di un’emittente privata come LA SETTE, non di proprietà di Berlusconi, che ha già assorbito Mentana e quasi certamente Santoro, potrebbe essere un naturale porto di approdo per tutti quei giornalisti e conduttori che la RAI si appresterebbe a trombare perché mal visti dal governo e  dalla maggioranza che lo sostiene, consentirebbe loro di continuare a fare televisione  nei tempi e nei modi che più gli si addice, rispettando nello stesso tempo quei tanti milioni di spettatori che settimanalmente ne seguivano i programmi i quali anche loro pagano il canone. Poiché da quando in Italia esistono le emittenti private il canone non è più inteso come abbonamento alla RAI ma come tassa di possesso sul mezzo televisivo, non si capisce perché, ogni qualvolta sugli schermi pubblici appare un programma sgradito all’esecutivo, il governo e i suoi fidi usino come pretesto il canone per chiuderlo, risentendosi che con i soldi dei cittadini si facciano “simili” programmi! Chiudo ponendo domande, la prima ai signori della RAI: se è vero che avete cancellato il programma di Sgarbi per il flop di ascolti, perché vi ostinate a chiudere programmi che fanno grandi ascolti? La seconda ai rappresentanti dell’opposizione: perché vi scandalizzate tanto dell’ingerenza del Premier sull’emittente di Stato se poi, quando per ben tre volte siete stati al governo, non avete fatto nulla contro il conflitto di interessi per impedire che un imprenditore mediatico, proprietario di tre televisioni e della prima azienda editoriale italiana, diventasse Presidente del Consiglio?