LA VOCE DI KAYFA

IL SORRISO DEGLI SCONFITTI


Non so se c’avete fato caso, uno strano fenomeno coglie i membri del governo e della maggioranza all’indomani di una “randellata” popolare come quella beccata dal centrodestra al primo turno delle amministrative, dei ballottaggi e dei referendum: non appena appaiono in televisione per commentare l’evidente sconfitta, sui loro volti è disegnato un luminoso sorriso come se nulla fosse accaduto. Dichiarando che il governo non è affatto in crisi; che è ora di rimettersi a lavoro per realizzare le riforme tanto necessarie al paese, e via di questo passo.Sorridente era apparso Cicchitto a Ballarò il martedì successivo il primo turno delle amministrative che aveva segnato la personale debacle del Premier capolista a Milano; altrettanto sorridenti erano apparsi Formigoni da Lerner e Lupi sempre a Ballarò dopo i ballottaggi che avevano sancito Pisapia e De Magistris sindaci di Milano e Napoli; nuovamente  felici sempre Lupi e Formigoni dopo l’esito plebiscitario dei Sì ai referendum che il centrodestra aveva cercato di boicottare in ogni modo. Insomma non si capisce se il sorriso splendente stampato sul viso dei rappresentanti del governo e della maggiornaza subito dopo una di quelle “sberle elettorali che in qualsiasi altro paese indurrebbe un governo serio a meditare le dimissioni, sia: un riflesso incondizionato dei muscoli facciali che si ritraggono per l’incontenibile rabbia conseguente alla sconfitta con momentanea paresi delle mascelle; un’espressione da ebete frutto dell’inattesa mazzata; una maschera naturale costruita a arte per illudere gli italiani che tutto va bene come qualcuno impone loro; una smorfia di scherno rivolta a quei tanti cittadini che inutilmente sperano che finalmente il governo prenda atto di non essere più sostenuto dalla maggioranza del paese e compia un gesto di sana responsabilità staccando la spina.A voi la scelta!