LA VOCE DI KAYFA

EMERGENZA RIFIUTI: A MARCIRE AL SOLE NON SONO SOLO I RIFIUTI MA LE POLITICHE DEL GOVERNO


 Chissà perché, la puzza dei rifiuti marcescenti che in queste ore impregna l’aria di Napoli e di diversi comuni della provincia, causa l’aggravarsi dell’emergenza rifiuti, alimenta nella mente la triste immagine di un cadavere in decomposizione al sole. È superfluo aggiungere che quel cadavere apparterrebbe al governo. Quel governo che circa tre anni fa, di questi tempi, s’era tanto vantato di aver liberato Napoli dai rifiuti, promettendo che mai più le strade partenopee sarebbero state invase dai sacchetti, e invece, soprattutto dopo la cocente mazzata alle amministrative e ai referendum, sembra aver perso completamente il bandolo della matassa a causa delle pressioni della Lega Nord la quale continua a dire no al varo del decreto che, equiparando i rifiuti “normali” a quelli speciali, ne autorizza lo smaltimento in altre regioni.La puzza  della spazzatura di Napoli non è “solo” il segnale che l’emergenza rifiuti è ormai diventata una bomba ecologica pronta ad esplodere da un momento all’altro per via del caldo torrido che ormai supera i trenta gradi; essa è la putrida conferma del fallimento delle politiche governative, nazionali e locali, nei confronti di un problema reso da sempre irrisolvibile dalla miriade di intrecci economici e politici che vi girano attorno per specularvi. Bene ha fatto il neo sindaco di Napoli De Magistris a denunciare l’esistenza di un vero e proprio piano di sabotaggio da parte di “sconosciuti” per vanificare quanto la sua giunta aveva varato per riportare la situazione sotto controllo in cinque giorni. Sarebbe interessante conoscere i nomi di questi cospiratori per appurare se la trama del delitto è ordita a livello locale o si ramifica fin dentro i palazzi romani…