LA VOCE DI KAYFA

GOVERNO BATTUTO ALLA CAMERA... A QUANDO LO SCACCO MATTO?


 Se davvero in Parlamento esiste una forte maggioranza, come va ripetendo nemmeno fosse un mantra il Premier Silvio Berlusconi, è inspiegabile che anche ieri il governo sia andato sotto alla Camera durante la votazione sull’articolo uno della legge comunitaria. Già era successo, e per ben cinque volte, alla ripresa dei lavori parlamentari, dopo la pausa per le elezioni amministrative, durante le votazioni delle mozioni sulle situazioni delle carceri. Nonché al senato per ben due volte sul ddl anticorruzione. Insomma, nonostante Scilipoti e i suoi responsabili la cui nascita consisterebbe nel garantire all’esecutivo di proseguire il suo cammino verso la naturale conclusione della legislazione nel 2013, a dispetto delle rassicurazioni del Presidente del Consiglio, davvero si ha la sensazione che la maggioranza di governo non esista più; che il paese è guidato da un cocktail di partiti e partitini accomunati da un unico interesse, restare al potere il più a lungo possibile. Del resto un governo che si appresta a varare una manovra economica di 47 miliardi di euro di cui 40 saranno spalmati tra il 2013 e 2014, condizionando in maniera negativa l’operato del prossimo governo, molto probabilmente di centrosinistra, facendo gridare allo scandalo le opposizioni e inducendo il Presidente Napolitano a esprimire una “profonda” considerazione, attribuendo all’esecutivo berlusconiano responsabiltià anche per il domani, non si capisce come possa pretendere di ispirare fiducia nei cittadini e all’estero e ai mercati internazionali.E’ vero che la matematica non è un opinione, che il governo sulla carta ha i numeri per governare, ma la sensazione che mai come questa volta l’aritmetica acquisti un aspetto relativo è rafforzata dalle ripetute sconfitte in Parlamento della maggioranza alimentando il dubbio che gruppi di parlamentari si astengano dal voto, mandando volutamente sotto l’esecutivo, per dimostrare a Berlusconi che in qualunque momento il suo governo potrebbe cadere, mettendolo nella condizione di appoggiare, suo malgrado, ogni richiesta gli facciano, costringendolo a rinviare in secondo piano decisioni fondamentali come trovare una soluzione definitiva sull’emergenza rifiuti a Napoli. Per il momento il re è sotto scacco, a quando quello matto?