LA VOCE DI KAYFA

CALDEROLI RIUSCIRà A SPODESTARE SAN GENNARO?


Ieri in un’intervista su Repubblica, commentando il no della Lega al decreto sui rifiuti varato giovedì dal governo (promulgato da Napolitano ma con l’auspicio che si faccia molto di più di quanto previsto nel documento), il Ministro della Semplificazione Roberto Calderoli, dopo aver affermato che per risolvere in maniera definitiva il problema occorre un intervento risolutivo di stampo europeo secondo il quale ognuno risolve i problemi a casa propria. Che scavino i buchi e facciano le discariche e i termovalorizzatori come nel resto del mondo. Napoli non può rappresentare un’eccezione alle regole, deve fare le stesse che sa fare anche il comune più piccolo, si dice pronto a fare il commissario straordinario per l’emergenza rifiuti se le autorità locali e nazionali glielo chiedessero: tutto quello che dovevo fare nella vita l’ho fatto e anche se mi ammazzano non ho problemi. Però sappiano che io a Napoli ci vado armato e non porgo l’altra guancia. Vado lì e faccio i buchi, faccio i termovalorizzatori. Punto. Se poi arriva la Camorra e spara sparo anch’io. Vediamo chi resta in piedi. E se non riesco a fare i termovalorizzatori tiro fuori il lanciafiamme così libero le strade.Una provocazione quella di Calderoli che andrebbe colta al volo. Non come gesto di sfida del sud rispetto al nord – vediamo che sapete fare!- ma perché finora coloro che hanno ricoperto il ruolo di commissario straordinario ai rifiuti sono poi risultati puntualmente indagati a vario titolo per reati amministrativi o all’ambiente. In particolare l’ex governatore della Campania Antonio Bassolino. Inoltre, considerando gli ostacoli politici denunciati dal neo sindaco di Napoli De Magistris che boicotterebbero qualunque piano venga varato dall’amministrazione comunale per liberare una volta e per sempre la città dai rifiuti, la presenza di un commissario straordinario, nonché Ministro delle Repubblica, pronto a sacrificare finanche la propria vita per mettere ordine in una situazione paradossale visto che perdura da circa vent’anni, non può che giovare a Napoli, alla Lega e alla nazione intera perché, suggellando l’imprevedibile alleanza tra terroni e polentoni, si metterebbero di botto a tacere le tante polemiche insorte in questi anni che in più occasioni hanno visto membri del carroccio scagliarsi contro il sud, i napoletani e gli immigrati come se fossero la peggiore feccia del mondo!Se si cogliesse al volo la disponibilità del Ministro Calderoli, lasciandogli carta bianca, compresa la possibilità di portare alla cintola la fondina con la pistola e il lanciafiamme in spalla, si prenderebbero due piccioni con una fava: da un lato si “rischierebbe” di risolvere definitivamente l’emergenza rifiuti a Napoli, mandando all’aria gli affari di quanti sui rifiuti partenopei e campani si sono e si stanno arricchendo; dall’altro si sancirebbe come non mai che l’Italia è unita e indivisibile!In questo caso a rimetterci sarebbe solo San Gennaro perché, riconoscenti come sono verso chiunque li aiuti primeggiare – vedi Maradona -, non si può escludere che i napoletani, dopo che Calderoli abbia liberato la città dalla monnezza, non eleggano il Ministro quale loro santo patrono - San Roberto da Bergamo -, declassando San Gennaro a santo di seconda categoria in quanto nemmeno lui è riuscito a fare quanto il collega padano.