LA VOCE DI KAYFA

ITALIA UN PAESE DI MERDA: DI CHI è LA COLPA?


Seppure fosse davvero parte lesa, come ipotizzato dai pm di Napoli, c’è da giurare che Silvio Berlusconi, con il sostegno dei suoi avvocati e della maggioranza parlamentare, farà di tutto per dimostrare che anche l’inchiesta della Procura di Napoli sul presunto ricatto cui sarebbe vittima il Premier da parte di Tarantini e Lavitola per testimoniare il falso, ovvero che Berlusconi non sapeva che le ragazze che Tarantini portava alle sue feste fossero prostitute, in cambio di ingenti somme di denaro, è una macchinazione delle toghe rosse per far cadere il suo governo democraticamente eletto dalla volontà popolare. Un ritornello trito e ritrito che ormai non fa più presa nell’uditorio pubblico in quanto, a seguito degli scandali Noemi, D’Addario e Ruby Rubacuori - in particolare dopo la colossale balla ratificata in Parlamento da un voto unanime della maggioranza secondo cui Berlusconi era veramente convinto che Ruby fosse nipote di Mubarak e quindi aveva telefonato in  questura a Milano per sollecitarne il rilascio per evitare un incidente diplomatico con l’Egitto dopo che la ragazza era stata fermata per accertamenti dalla polizia insieme a un’amica - la stragrande maggioranza degli italiani, perfino molti elettori del centrodestra., per non parlare di quelli della Lega, hanno una bassa considerazione del Presidente del Consiglio il cui indice di gradimento è ai minimi storici.Che Berlusconi amasse la fica e gli piacesse tanto scopare, come egli stesso confessa a Lavitola in un’intercettazione telefonica, è cosa nota. In più occasioni pubbliche il Premier non ha fatto mistero della sua predilezione per le belle donne e per i piacere sensuali, malgrado l’età avanzata e la sua “formazione politica di matrice cattolica” suggerissero un tenore di vita più sobrio.Oggi che l’ennesima procura si azzarda a levare il sipario sulla sua vita privata, svelando quanto dissonante sia il modo di vita di Berlusconi da quello confacente a un primo ministro per giunta cattolico, sebbene ciò venga fatto per tutelare la sua persona da una cricca di criminali ricattatori, ancora una volta ad apparire come malfattori agli occhi del cavaliere sono i magistrati titolari dell’inchiesta anziché Tarantini e Lavitola. Addirittura, per giustificare le ingenti somme di denaro destinate a Tarantini, Berlusconi ha affermato sono versamenti effettuati per aiutare un amico in difficoltà, avvalorando la tesi di Tarantini. Ricompare in queste righe l’immagine del Berlusconi buon samaritano del quale già avevamo avuto sentore nella vicenda Ruby quando il Presidente del Consiglio ammise di aver dato dei soldi alla ragazza perché non si prostituisse…Oggi che l’Italia, un paese di merda per stessa ammissione di Berlusconi, è a un passo dalla bancarotta, il quadro di questa ennesima, squallida vicenda che vede coinvolto il Primo Ministro Italiano spiegherebbe il motivo per il quale il paese è oggetto di attacco da parte della speculazione finanziaria. La pochezza di credibilità del Premier per gli scandali in cui è coinvolto, unitamente all’incapacità del suo governo di varare una finanziaria credibile in grado di risollevare le sorti economiche del paese in grave fase di stagnazione, si riflettono negativamente sull’immagine della nazione, rendendola vulnerabile. Alimentando il dubbio che sia proprio la pochezza della sua classe politica, partendo da quella che la governa, a fare dell’Italia un paese di merda!Si è sempre detto che gli errori dei padri ricadono sui figli. Non a caso in più occasioni Berlusconi ha preteso di accostare la propria immagine di Premier a quella di un padre tanto da farsi chiamare simpaticamente “papi” dalle ragazze che Tarantini gli procurava per le sue innocenti feste a Arcore e a Villa Certosa!