LA VOCE DI KAYFA

LA PATONZA DI STATO E LA CRISI ECONOMICA GETTANO NELL'OMBRA IL DRAMMA DEL PROCESSO CASSIOPEA


Le notizie sempre più drammatiche relative alla situazione politica e economica del nostro paese  – ultima il declassamento del debito sovrano italiano da parte dell’agenzia di rating S&P che accomuna sempre di più le sorti dell’Italia a quella della Grecia  – ne fanno cadere nel dimenticatoio altre che, in momenti diversi, avrebbero tenuto banco per giorni, se non addirittura settimane, sulle prime dei giornali e in quelle dei telegiornali, alimentando infiniti dibattiti sull’effettivo valore della prescrizione che estingue i processi in corso per scadenza dei termini processuali consentendo a presunti criminali di farla franca perché il processo in cui sono imputati scadrà prima della fine del dibattimento. In virtù di questa norma paradossale, per molti aspetti assurda eppure necessaria altrimenti tanti processi rischierebbero di protrarsi in eterno con costi illimitati per le parti in causa, molti personaggi della politica imputati  per mafia, frode fiscale, sfruttamento della prostituzione si sono salvati dal giudizio processuale vantandosi sfacciatamente, a volte con l’appoggio compiacente dei media, di essere stati assolti quando invece la prescrizione non è affatto un’assoluzione bensì un giudizio in sospeso dove comunque persiste il dubbio che l’imputato abbia realmente commesso il reato per cui è accusato ma non potrà mai esserne dimostrata la colpevolezza per scadenza dei termini processuali. Un politico sotto processo che,  incorrendo nella prescrizione, la spaccia per assoluzione mente senza pudore allo scopo di suscitare la simpatia e la compassione di quella parte di opinione pubblica ignorante in materia giudiziaria per poi catalizzarne su di sé il  voto facendo di tutto per passare per vittima di un complotto da cui è stato assolto con formula piena!Quanto è accaduto per il Processo Cassiopea, dove si deferivano al tribunale i responsabili dello smaltimento di rifiuti tossici provenienti dalle aziende del nord nelle campagne del casertano e della Campania avvelenandone il terreno e incrementando la mortalità per cancro, di cui parlò ampiamente Saviano in Gomorra, che, dopo tredici anni di dibattimento, sono stati tutti assolti grazie alla prescrizione, la dice lunga su come questo strumento controverso favorisca quegli imputati dotati di un patrimonio senza limiti i quali, potendosi permettere il fior fiore degli avvocati, cercano di protrarre il più a lungo possibile il procedimento fino alla scadenza dei termini processuali e farla pulitamente franca!Dell’indecorosa estinzione del processo Cassiopea ha scritto Roberto Saviano domenica scorsa su Repubblica. Dopo, tutti a raccontare di Berlusconi, delle escort, della patonza che deve girare e della situazione economica sempre più fallimentare del paese!L’estinzione del processo Cassiopea per prescrizione, non deve considerarsi un altro fallimento italiano? Se sì, c’è un modo per evitare in futuro il ripetersi di una simile indecenza civile e sociale che getta ulteriore discredito su un paese già infangato da squallide vicende di letto che vedono coinvolto il suo Premier?