LA VOCE DI KAYFA

DELLA VALLE UMILIA BONDI E AFFOSSA IL GOVERNO


Com’era prevedibile, su internet sta spopolando il video tratto dalla puntata di  Ballarò di ieri sera in cui Della Valle, rispondendo all’ex Ministro della Cultura Sandro Bondi che lo criticava per la sua lettera contro  la politica pubblicata a proprie spese su diversi quotidiani nazionali, risponde che da imprenditore è abituato a trattare con i capi e non con i garzoni di bottega!Fino ad alcuni anni fa era impensabile che un imprenditore si rivolgesse a un politico, per giunta rappresentante della maggioranza di governo, in maniera così diretta, senza farsi alcuno scrupolo delle eventuali conseguenze negative che tale gesto avrebbe potuto significare in futuro per sé e per la propria azienda. Da ciò possiamo trarre la conclusione, nemmeno tanto azzardata, che in Italia non esiste più un governo. Bensì un surrogato che avanza a tentoni, sottostando ai ricatti della Lega e appoggiandosi alla spalla di Scilipoti, pur di non dimettersi per non correre il rischio che, anziché indire nuove elezioni una volta aperta la crisi, il Presidente della Repubblica affidi l’incarico a un tecnico. Consentendo alle opposizioni di ritrovarsi nei banchi della maggioranza  e legiferare contro chi finora si è servito del potere governativo per varare leggi a personam per tutelare se stesso dalla giustizia; mettendone in cantiere altre che limitino il potere investigativo della magistratura e quello d’informazione dei media allo scopo di evitare che i propri guai giudiziari e scandali sessuali finiscano in pasta all’opinione pubblica sbugiardandone le menzogne e mettendone in risalto magagne e vizi, dimostrando quanto fosse inadatto a rappresentare il paese!Il gesto di Della Valle, dopo le già aspre critiche del Presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, è l’ulteriore conferma che, se si escludono la FIAT e le Cartiere Pigna che lasceranno Confindustria, in Italia è in corso un aspro scontro tra governo e imprenditoria che non produrrà nulla di buono. Ma alimenterà ulteriormente la mancanza di credibilità dell’Italia all’estero, rendendola sempre più vittima della speculazione finanziaria, tenendo in stallo la produttività e dunque bloccando la crescita economica, aumentando sempre di più il rischio che il paese faccia la fine della Grecia!E mentre la maggioranza pensa a tacitare i giornali e internet, anche Moody’s ci ha declassati…