LA VOCE DI KAYFA

è IN ARRIVO LA 53° FIDUCIA, IL GOVERNO FARà TOMBOLA?


Nell’attesa di conoscere l’esito del voto di fiducia alla Camera (il risultato dovrebbe essere scontato, ossia il governo otterrà la fiducia, ma non si sa mai…), mi sovviene una breve riflessione sull’utilizzo indiscriminato di questo strumento che ne ha fatto il governo in tre anni.  Quella di oggi è la 53esima fiducia. Considerato che sono circa quarantuno mesi che l’attuale esecutivo è insediato in carica, la fiducia è stata votata mediamente ogni mese e mezzo! Un’enormità che dovrebbe lasciare intendere quanto poco coesa sia l’attuale maggioranza. Del resto, se così non fosse, che bisogno avrebbe avuto Berlusconi di chiedere la fiducia per far approvare leggi a lui particolarmente care se non avesse dubitato della lealtà dei parlamentari che lo sostengono? Il voto di fiducia non serve ad approvare le leggi ma a affermare che il governo ha i numeri per andare avanti. Diversamente, non sarà certo un caso che quando si sono dovute approvare leggi senza l’ausilio del voto di fiducia l’esecutivo è andato spesso sotto. L’ultima volta martedì scorso quando si doveva approvare l’articolo 1 del rendiconto dello Stato. Motivo per cui oggi Berlusconi è stato nuovamente costretto a chiedere la fiducia per dimostrare, prima di tutto al Presidente della Repubblica, di avere ancora i numeri per poter governare. Tutti sappiamo quanto l’abuso di una qualsiasi cosa ne sminuisca il valore inflazionandola. Di conseguenza anche il reiterato ricorso al voto di fiducia riduce il valore dello stesso. Se un governo è davvero forte e coeso, come va ripetendo da sempre il Premier, che bisogno c’è di ricorrere al voto di fiducia per non correre rischi che una legge venga bocciata? La bocciatura di martedì è emblematica sulla reale mancanza di solidità del governo e della maggioranza.Dando per scontato che anche oggi Berlusconi otterrà la fiducia, non basterà certo il consenso della maggioranza per dimostrare che l’esecutivo è forte. La fiducia dimostrerà semplicemente che, all’atto in cui si tratta di tutelare i propri interessi (arrivare alla fine dell’intera legislatura per ottenere la pensione da parlamentare) i membri della maggioranza, per quanti mal di pancia possano avere nell’avallare leggi spudoratamente a personam varate per tutelare il Premier e le sue aziende, e tesi indecenti tipo quella che Berlusconi davvero credeva che Rubi rubacuori fosse la nipote di Mubarak, nel momento in cui si tratta di difendere la pagnotta non hanno alcuno scrupolo a sostenere perfino che il ciuccio vola!