LA VOCE DI KAYFA

RILANCIO DELL'ECONOMIA A TUTELA ELETTORALE


Alcuni giorni fa, intervenendo a Otto e Mezzo, a Lilli Gruber che gli chiedeva una “ricetta” da applicarsi all’Italia perché superasse  la crisi economica, l’ex commissario europeo Mario Monti rispose si dovevano adottare dei provvedimenti che scontentassero equamente sia l’elettorato di centrodestra che quello di centrosinistra, ovvero imporre una patrimoniale fissa sui redditi medioalti e intervenire sulle pensioni!Nella lettera programmatica presentata ieri dal governo italiano a Bruxelles per convincere l’Europa sull’efficacia delle manovre anticrisi che l’esecutivo varerà per rilanciare l’economia, tra i provvedimenti da attuarsi ci sono tra l’altro il ritocco delle pensioni di vecchiaia, ma non quelle di anzianità per non scontentare la Lega, innalzando la soglia pensionistica a 67 anni di età entro il 2026 (!), si rende più facile licenziare, si prevede la mobilità coatta per i dipendenti pubblici, ma non si contempla alcuna patrimoniale annua fissa sui ceti medioalti come invece si invocava tra più parti.In pratica i provvedimenti che il governo varerà da novembre prossimo toccano i ceti più deboli, ma non intaccano minimamente quelli medioalti che, per intenderci, rappresentano l’elettorato berlusconiano.In pratica le manovre che seguiranno hanno un amaro sapore preelettorale. Si ha la sensazione che in vista di probabili elezioni anticipate in primavera il cavaliere e suoi uomini abbiano già iniziato la campagna elettorale accattivandosi il proprio elettorato e quello leghista!