LA VOCE DI KAYFA

ONOREVOLI SIGNORI VOTATE CON DIGNITà PER SALVARE IL PAESE


Finanche il cittadino medio, pur non masticando né politica né economia, dall’andamento altalenante dello spread e della borsa di Milano di ieri, il cui indice saliva e poi scendeva in rapporto alle conferme e poi smentite di imminenti dimissioni di Berlusconi, ha avuto la certezza che il problema della crisi italiana è la presenza del cavaliere alla guida del paese. Nessuno, nemmeno il più fidato dei collaboratori del Premier, può ormai negare tale evidenza! E infatti perfino gli irriducibili Letta e Alfano pare abbiano cercato di convincere il Premier a gettare la spugna, essendo consapevoli che il centrodestra non ha più la maggioranza in Parlamento a causa delle continue defezioni di parlamentari che dal PDL stanno passando nell’UDC di Casini o nel gruppo misto.Per nulla intimorito dalla triste realtà dei numeri che gli negherebbero la maggioranza –forse perché, conoscendo il livello di avidità cui più giungere l’animo umano, il Premier non esclude in extremis un passo indietro di uno o più dei transfuga perché incapace di resistere a qualcuna delle offerte allettanti che gli verranno fatte in cambio del proprio sostegno al governo – il cavaliere è deciso a chiedere la fiducia per guardare in faccia gli eventuali traditori per mormorare anch’egli come Cesare quando fu pugnalato dai congiurati Tu quoque, Bruti, fili mi! (anche tu, Bruto, figlio mio). A questo punto, avendo avuto la certezza che le sorti economiche del paese dipendono indiscutibilmente da un passo indietro di Berlusconi, il cittadino medio si chiede se ha senso che i parlamentari del centrodestra votino la fiducia al governo quando è palese che la presenza del cavaliere è considerata dai mercati finanziari una vera iattura da cui rifuggire in quanto ritengono che fino a quando ci sarà lui l’economia italiana non crescerà non essendo l’attuale governo capace di fare riforme adeguate per il rilancio della produttività, e dunque lo Stato, pur di attirare acquirenti verso i suo titoli, è costretto a aumentare ulteriormente i tassi di interessi andando pericolosamente incontro alla bancarotta!Non sarebbe meglio se una volta, ma una volta sola, i politici la smettessero di comportarsi come tali pensando alla poltrona, e agissero invece da statisti preoccupandosi unicamente del bene del paese?Ma forse è pretendere troppo da chi avallò con il voto in Parlamento la tesi secondo cui Berlusconi credeva davvero che Ruby fosse la nipote di Mubarak...