LA VOCE DI KAYFA

GIà C'è CHI CRITICA IL NEONATO GOVERNO MONTI, PER UNA VOLTA NON FACCIAMO GLI ITALIANI!


Nella vita, così come accade per le singole persone, i governi, - entità istituzionali costituite da un nucleo di individui scelti da un leader il cui scopo è quello di operare per il bene comune della patria cui giurano fedeltà sulla Costituzione - vanno giudicati dai fatti. Non certo dalla belle parole con cui i loro capi si riempiono la bocca per imbonirsi i cittadini, promettendo loro mari e monti per poi non dare  né gli uni né gli altri. L’impietoso giudizio negativo espresso da tanti sull’uscente governo Berlusconi, costretto a dimettersi dal Presidente Napolitano per la manifesta incapacità di fronteggiare la crisi economica che sta investendo il paese e, di riflesso, l’intera Europa mettendo a rischio la stabilità dell’euro, enfaticamente ribattezzato dell’ex Premier “il governo del fare”, deriva dalla pochezza dei fatti e dalle tante, troppe polemiche e scandali che hanno visto protagonisti il cavaliere e alcuni suoi Ministri.Con lo stesso criterio di giudizio retto dai fatti dovrà essere valutato il governo Monti. Chi esprime a priori giudizi negativi sul neoesecutivo solo perché non gradisce alcune delle nomine a ministro, ritenendo che la loro presenza rappresenti un pericoloso ritorno al passato democristiano, mostra di avere una concezione pretestuosa, che non sta né in cielo né in terra. Il nuovo governo va giudicato dal programma che ancora deve presentare e dai fatti! Prima di giudicarlo, aspettiamo che inizi a operare. Solo quando inizierà a agire potremmo stabilire se ci troviamo al cospetto di un altro governo del fare niente o ben poco, che vende ai cittadini e all’Europa aria fritta, oppure di un governo vero che tiene particolarmente a cuore i problemi del paese e si fa in quattro non temendo di assumere scelte impopolari pur di evitare la bancarotta dell’Italia. Per una volta, riusciamo a essere seri, a tenere a freno la bocca per giudicare il governo dai fatti anziché da chi lo compone? Già solo il fatto che il Premier Monti calibri adeguatamente le parole rispetto al suo predecessore, prolisso e inopportuno in più di un’occasione tanto da creare imbarazzo alle ambasciate italiane all’estero, è sicuramente un punto a suo favore! Se poi consideriamo che tutti i neoministri hanno un invidiabile curriculum professionale in confronto a molti dei ministri del governo uscente la cui fulminea ascesa politica pare si poggiasse più sulle misure del fisico che non su quanto realmente fatto nella vita che ne giustificasse la nomina a un simile incarico, che altro aggiungere?