LA VOCE DI KAYFA

MEGLIO LA TELEFONATA DELLA MERKEL A NAPOLITANO CHE LE INVETTIVE SECESSIONISTE DELLA LEGA


Com’era prevedibile, sia il Quirinale che la cancelleria tedesca hanno seccamente smentito la notizia, diffusa ieri dall’autorevole quotidiano americano Wall Street Journal, secondo cui a ottobre la cancelliera tedesca Angela Merkel telefonò al Capo dello stato italiano dicendosi preoccupata per l’efficacia con cui il governo Berlusconi stava affrontando la crisi economica in Italia, chiedendone implicitamente la sostituzione per evitare il fallimento del nostro paese con conseguenze tragiche per tutti i paese dell’eurozona, Germania inclusa.  Tuttavia, al di là delle smentite ufficiali, molti in cuor nostro, all’indomani delle dimissioni di Berlusconi, abbiamo nutrito la convinzione che l’azione di Napolitano fosse conseguenza di una probabile pressione da parte di paesi stranieri quali la Francia e la Germania che in maniera plateale, durante una conferenza stampa bilaterale a Bruxelles, avevano apertamente manifestato con risatine ironiche quanta poca credibilità nutrissero nell’operato di Berlusconi e del suo governo.Se anche fosse vero che la Merkel abbia telefonato a Napolitano chiedendogli di sostituire Berlusconi con una personalità seria e capace, visto che facciamo parte dell’Europa unita - per essere precisi siamo tra i suoi membri fondatori – personalmente non mi scandalizza una simile eventualità. Né mi indigna l’idea che possa esservi stata un’ingerenza tedesca nelle vicende di politica interna italiana in quanto, proprio in virtù dell’unità europea, mai come oggi le sovranità nazionali sono sempre più incentrate a vicende specificamente localistiche. Nel momento in cui tali fatti assumono connotati transnazionali, nel senso che le loro conseguenze negative rischiano di valicare i confini e estendersi come un virus a tutti gli altri membri della comunità europea, è ovvio e naturale che gli altri aderenti al club dell’eurozona, preso atto dell’inconsistenza delle misure adottate dai medici del paese ammalato per bloccare la malattia e evitare il contagio, si rimbocchino le maniche e agiscano di concerto isolando l’ammalato o, come sarebbe accaduto per l’Italia, inizino a pressare chi lo comanda affinché intervenga drasticamente per sostituire l’inefficiente staff sanitario con uno più competente, magari dando delle indicazioni sulla cura da propinare perché l’ammalato si riprenda.Malgrado i rappresentanti della maggioranza relativa, PDL e Lega, si ostinino a evidenziare che, nonostante Monti, lo spread continua a oscillare intorno ai 500 punti, chiunque abbia un minimo di buon senso  sa benissimo che il male dell’Italia erano Berlusconi e il suo governo. Tralasciando gli anni precedenti in cui ha governato, negli ultimi tra anni Berlusconi e i suoi non hanno fatto altro che propinare agli italiani un’immagine del paese totalmente diversa da quella che realmente era. Negare la crisi, sostenere che l’Italia  era forte e dunque non servivano contromisure per far fronte alla crisi economica del 2008, più che un errore, è stato un gesto irrispettoso verso i cittadini. Voler far credere a ogni costo di essere capaci di tenere le briglie economiche del paese senza gravare sulle tasche degli italiani, solo per accattivarsene le simpatie elettorali, alla fine si è ripercosso contro il centrodestra e il suo alleato leghista. Dato che da quando sono usciti dal governo e passati all’opposizione, non passa giorno che Bossi e compagni non offendano l’Italia e suoi simboli – cosa che comunque facevano anche prima, quando erano al governo!... -, presidente della Repubblica incluso, ai loro occhi reo di aver attuato un colpo di stato sostituendo Monti con Berlusconi, sarebbe più opportuno che il PDL condannasse gli attacchi leghisti al Paese e al Capo dello Stato anziché confidare in una nuova alleanza con il carroccio in previsione di future elezioni. Del resto, allearsi con chi ha definito proprio ieri Berlusconi utile idiota, sarebbe davvero un gesto sconsiderato che nemmeno i più convinti sostenitori del PDL riuscirebbero a capire, per quanti sforzi facessero i portavoce del partito per giustificare l’ipotetica rinnovata alleanza con Bossi.Anziché stupirsi dell’ovvietà, ossia delle giustificate preoccupazioni della Merkel e della sua probabile telefonata a Napolitano perché destituisse l’incompetente governo Berlusconi con uno più capace, sarebbe meglio se i rappresentanti del PDL condannassero coralmente  la Lega e i suoi improperi offensivi verso l’Italia e il suo Presidente che l’ha salvata dal baratro.Il 2011 è stato uno dei peggiori anni della storia della Repubblica. Evitiamo che il 2012 sia peggiore. Se davvero si tiene al bene della nazione, bisogna isolare chi vuole distruggere l’unità nazionale anziché stipularvi un’alleanza politica!Meglio la Merkel, la quale con occhio cinico guarda al bene dell’Italia per tutelare gli interessi della Germania, anziché un partito secessionista che punta al governo per tutelare gli interessi di una ristretta fetta d’Italia a scapito dell’intera nazione!