LA VOCE DI KAYFA

NAUFRAGIO DEL CONCORDIA: IL COMANDANTE ERA UBRIACO?


Se davvero fosse, come asserisce un passeggero inglese scampato al naufragio del Concordia, che la sera del disastro il comandante della nave Francesco Schettino era ubriaco, i tanti punti oscuri che avvolgono questa immane e inspiegabile tragedia del mare inizierebbero a chiarirsi. Così come si spiegherebbe la surreale conversazione tra il comandante e la capitaneria di porto, avvenuta a seguito delle tante segnalazioni telefoniche dei passeggeri alla polizia e ai carabinieri che la nave era in avaria mentre dal transatlantico non partiva alcun sos, in cui l’ufficiale a terra, a un certo punto colto dal dubbio, chiede a Schettino se si trovi ancora a bordo e lui risponde di sì mentre in realtà era già sbarcato sull’Isola del Giglio…Se davvero Schettino fosse stato ubriaco al momento dell’impatto sulla scogliera, allora viene però da chiedersi perché gli ufficiali in plancia quella sera gli abbiano ceduto i comandi della nave lasciando che eseguisse quello che in gergo marinaro si definisce “inchino”, ossia avvicinarsi alla costa per salutare con un suono di sirena l’ex comandante della Concordia ormai in pensione che ivi risiede, oppure per consentire al capo maitre natio dell’isola, in servizio a bordo in quel momento, di ammirare la “sua” isola. È vero che il comandante è il padre e padrone della nave e dunque a bordo è temuto da tutti, ma è anche vero che un ubriaco, per quanto sia un provetto marinaio nonché il tuo padrone, è privo della lucidità necessaria per guidare qualsiasi mezzo, figurasi un transatlantico lungo 293 metri dal peso di 114 mila e passa tonnellate!Possibile che nessuno degli ufficiali al comando di Schettino, resosi conto dello stato di ebbrezza di cui era vittima, visto quanto pericolosamente il comandante stava avvicinando la nave alla scogliera, non abbia avuto il coraggio di  intervenire e strappargli il timone dalle mani?Se davvero fosse che il naufragio del Concordia debba imputarsi ai fumi dell’alcol di cui sarebbe stato preda Schettino, sorge il dubbio che brilli lo fossero anche gli  ufficiali in plancia. Diversamente non si capisce proprio come si possa consentire che un ubriaco, seppure si tratti del proprio comandante, si appropri dei comandi per guidarti verso la morte senza intervenire…