LA VOCE DI KAYFA

SUPER MARIO INCIAMPA SULLA BATTUTA


Non essendo nessun uomo né infallibile né scevro dal peccato, dovevamo aspettarcelo che, prima o poi anche l’imperturbabile, inappuntabile, irriducibile Presidente del Consiglio Italiano prof. Mario Monti avrebbe commesso un passo falso nel periglioso cammino intrapreso per raddrizzare le italiche sorti da un’imminente disfatta economica conseguenza dell’allegra gestione della cosa pubblica da parte del precedente governo a maggioranza pidiellina/leghista capeggiato da Silvio Berlusconi al punto che in molti hanno “identificato” nell’assurdo naufragio della Concordia una tragica metafora dell’Italia berlusconiana. Nessuno avrebbe mai creduto possibile che quell’uomo tutto d’un pezzo, invidiatoci da mezzo mondo per le sue capacità professionali cui si associa un indiscutibile senso decisionale - capace di mettere al tappeto un colosso mondiale quale microsoft all’epoca in cui era commissario europeo - rispettato dalla Merkel e Sarkozy che, dopo aver deriso pubblicamente Berlusconi, lo seguono, lo ascoltano e lo rispettano nemmeno fosse un guru, potesse cadere banalmente in fallo nel tentativo di giustificare all’opinione pubblica l’azione del suo governo per l’abolizione dell’articolo 18 che tutela i lavoratori dal licenziamento, dunque a tutto vantaggio delle aziende, definendo noioso il posto fisso!Effettivamente svolgere lo stesso lavoro per una vita intera, in particolare in quei luoghi dove non è previsto alcun avanzamento di carriera, è noioso. Tuttavia, in una società come quella italiana dove da tempo ormai il lavoro ha smesso di rappresentare un diritto per tutti i cittadini sancito dalla Costituzione assurgendo sempre più a miraggio se non addirittura a utopia, invitare i giovani a non ambire al posto fisso significa lanciare loro un messaggio negativo per il proprio futuro in quanto, essendo l’Italia un paese dichiaratamente in recessione, non si capisce proprio come ci si possa inventare un lavoro laddove la crisi spinge sempre più aziende a chiudere i battenti… Nel rilasciare quella dichiarazione, anziché stemperare il malanimo sociale, Monti lo ha inavvertitamente acuito confermando quanto sia pericoloso per chi non è avvezzo alle battute sforzarsi di farle, soprattutto in momenti in cui tutto ci vorrebbe tranne quelle, ripercorrendo per un attimo il triste solco tracciato da Berlusconi secondo il quale era falso che l’Italia fosse in crisi visto che i ristoranti erano sempre pieni, altrettanto gli aerei diretti nei luoghi di villeggiatura e nel paese si spendevano milioni di euro in cosmetici…