LA VOCE DI KAYFA

VITA BREVIS: LA SOTTILE CRITICA DI UNA MADRE A SANT'AGOSTINO E AL SUO DIO


Dopo  aver apprezzato IL MONDO DI SOFIA dello scrittore norvegese Jostein Gaarder, su indicazione di un amico, dello stesso autore ho appena finito di leggere VITA BREVIS, l’immaginaria lettera d’amore rinvenuta in una libreria di Buenos Aires da Gaarder nel 1996, scritta da Floria Emilia, (nome a sua volta fantasioso) la donna che in gioventù amò Sant’Agostino,  - cui il santo fa accenno senza mai citarla per nome nelle Confessioni - e dal quale ebbe un figlio, Adeodato, rinnegato unitamente alla madre allorché il futuro vescovo di Ipponia intraprese il cammino spirituale.Escamotage letterario molto in voga tra gli scrittori per imbastire un romanzo prendendo spunto da eventi realmente accaduti su cui poter esprimere liberamente le proprie considerazioni, il ritrovamento della lettera, ribattezzata Codice Floria, è il pretesto che consente a Gaarder di manifestare tutte le proprie critiche e perplessità sulla reale santità di Agostino in virtù del rinnegare il proprio figlio naturale e la donna che lo rese padre!Laureato  in filosofia, e avendola insegnata per dieci anni prima di dedicarsi alla scrittura, è evidente che Gaarder utilizza le proprie conoscenze per dar voce all’amaro sfogo di Floria nei confronti di Sant’Agostino e del suo Dio che, pur dichiarandosi dio d’amore, permette - in maniera del  tutto contraddittoria rispetto al messaggio d’amore diffuso le sacre scritture in cui pere voce dei profeti professa l’amore verso gli altri - che un uomo abbandoni la donna che ama e il proprio figlio per “seguirlo”.La bellezza del romanzo sta tutta nel punto di vista attraverso cui l’autore dà voce a Floria: se non si sapesse a che ascrivere è un uomo, nel  leggere si ha la convinzione che a scrivere sia veramente una donna ferita dall’uomo che amava. Notevole è anche il ragionamento, supportato da ripetuti rimandi alle Confessioni, con cui Floria contesta l’operato d’Agostino verso di lei e suo figlio.Seppur breve come numero di pagine, il libro è ricco di contenuti che stimolano la riflessione su un argomento quanto mai delicato qual è il cammino spirituale e i sacrifici a esso legati. Il libro merita d’essere letto sia per la freschezza letteraria che traspare dalle pagine sia per il contesto filosofico che affronta attraverso la condanna di Floria di Agostino e del suo Dio frutto di un ragionamento freddo e lucido che agli occhi del lettore fa apparire il romanzo un affresco linguistico e di pensiero di insolita bellezza a conferma della grandezza di Gaarder come scrittore.