LA VOCE DI KAYFA

MONTI ELOGIATO DA OBAMA, E L'ITALIA VA!


Abituati com’eravamo all’era Berlusconi, in cui la figura del capo del governo italiano era ormai diventata nel mondo alla stregua di un clown e di una barzelletta da cui tutti rifuggivano e di cui tutti ridevano per via dei comportamenti ridicoli  e delle dichiarazioni estemporanee con cui il cavaliere “animava” i consessi internazionali cui partecipava, vedere il notevole rispetto che gli USA e l’Europa intera riservano a Monti, dopo aver deriso pubblicamente Berlusconi, ci fa sentire orgogliosi di essere italiani. Sarà probabilmente questo il motivo per cui, nonostante le tante tasse varate dal suo governo per arginare la crisi, i sondaggi dicono che quasi il 60% degli italiani ha fiducia in Monti e nell’operato del suo governo. Sempre i sondaggi dicono che è in caduta libera la credibilità della politica nei confronti dei cittadini – solo un misero 9% degli italiani crederebbe nei partiti – mentre le preferenze verso il PDL, il partito di Berlusconi, oscillerebbero pericolosamente tra il 20 e il 21, risultato decisamente preoccupante se si andasse a votare ora visto che, sempre secondo i sondaggi, quella verso il PD si assesterebbe intorno al 26/27%. Se ai riconoscimenti ufficiali delle diplomazie internazionali nei confronti di Monti aggiungiamo quelle dei giornali stranieri – ieri il Time aveva in copertina l’immagine di Monti sottotitolata “Può quest’uomo salvare l’Europa?”, mentre novembre l’aveva dedicata a Berlusconi con la didascalia “L’uomo dietro all’economia più pericolosa d’Europa”, ci rendiamo perfettamente conto di quanto  abissali siano le considerazioni suscitate dai due nei rispettivi confronti. E non bastano i reiterati riconoscimenti di stima di Monti verso Berlusconi per riabilitare agli occhi dell’opinione pubblica la figura del cavaliere.Essendo Berlusconi il leader del partito di maggioranza relativa in Parlamento, pertanto il suo sostegno è decisivo per le sorti del governo Monti, è naturale che il Premier faccia di tutto per tenerselo buono, riconoscendogli perfino meriti che vanno al di là di quelli effettivi. La speranza è che la lapalissiana stima di Monti verso Berlusconi non sia il prezzo che il professore deve pagare al cavaliere per assicurarsene il sostegno fino alla fine del 2012, scadenza naturale della legislatura, in modo da poter poi giustificare attraverso il senso di responsabilità dimostrato da Berlusconi nel sostenere il suo esecutivo l’ascesa del cavaliere al colle che, come da più parti si sussurra, sarebbe il prezzo pattuito dal PDL col PD e il Terzo Polo per sostenere incondizionatamente la riforma della legge elettorale. Immaginarsi successore di Napolitano al Quirinale colui che in più di un’occasione ha aspramente criticato l’attuale Capo di Stato definendolo comunista sia quando si rifiutò di promulgare il Lodo Alfano perché chiaramente anticostituzionale, sia quando respinse “la nuova infornata di sottosegretari” perché sconvolgeva la maggioranza espressa dalle elezioni del 2008, non alimenta certo rosee fantasie nella mente dei cittadini.Se a ciò aggiungiamo che fu proprio Napolitano a defenestrare da Palazzo Chigi il cavaliere affinché vi subentrassero Monti e il suo governo tecnico per raddrizzare le sorti economiche del paese mandato miseramente alla deriva proprio dal governo Berlusconi; e che il cavaliere è rinviato a giudizio in diversi processi tra cui quello per sfruttamento della prostituzione minorile – caso Ruby – non si capisce proprio con che coraggio le forze politiche italiane, di concerto con l’attuale governo, dopo averne chiesto a lungo le dimissioni perché coi suoi comportamenti privati gettava discredito sull’Italia, ora cercherebbero di purificare l’immagine di Berlusconi, facendolo passare per uno statista responsabile, per mandarlo al Colle… Fa piacere che, dopo anni di sfottò, grazie a Monti l’immagine dell’Italia abbia riacquistato credibilità e prestigio internazionale. Speriamo non venga nuovamente depauperata per meri inciuci politici!