LA VOCE DI KAYFA

INVECE DI GRIDARE AL COMPLOTTO COMUNISTA WULFF SI DIMETTE


Il Presidente tedesco Christian Wulff si dimette per aver ottenuto all’epoca in cui era ministro-presidente della Bassa Sassonia un prestito privato a tassi agevolati ricevuto dalla moglie di un uomo d'affari e per alcune vacanze pagate da ricchi amici e per aver cercato di condizionare la stampa. In Italia, fino a metà novembre, siamo stati governati da un imprenditore proprietario di tre reti televisive e svariate testate giornalistiche, che non si faceva scrupolo a intervenire telefonicamente durante le trasmissioni televisive che lo criticavano per lanciare strali contro i conduttori; telefonicamente intercettato a parlare con i massimi dirigenti della televisione pubblica chiedendo esplicitamente la chiusura di programmi a lui non graditi; probabile mandante di campagne denigratorie a mezzo stampa, ribattezzate macchina del fango, per stroncare i suoi avversari; plurinquisito con procedimenti penali in corso per reati finanziari e sessuali il quale, ogni qualvolta i magistrati indagavano e indagano su di lui o su qualcuno del suo partito, urla al complotto giudiziario inteso contro di sé dai magistrati comunisti per annientarlo politicamente. Inoltre, cosa non secondaria, nel nostro Parlamento siedono un’ottantina di deputati di centrodestra e centrosinistra che a loro volta hanno contenziosi con la giustizia, i quali senza alcun pudore occupano gli scranni parlamentari come se non sapessero che chi ricopre quel posto deve essere al di sopra di ogni sospetto perché rappresenta la Nazione!E poi ci sorprendiamo se all’estero, fino a poco tempo fa, perfino durante le conferenze stampa, bastava solo si accennasse al nome del nostro ex premier Berlusconi per suscitare l’ilarità dei capi di stato e di governo stranieri? E poi ci meravigliamo se la speculazione finanziaria si è a lungo accanita contro l’Italia, portandola a un passo dalla bancarotta, quando chi doveva rappresentarla solennemente, Silvio Berlusconi, cercava di far passare una prostituta minorenne frequentatrice delle sue case come nipote di un capo di stato straniero per convincere i funzionari della questura in cui la ragazza era in stato di fermo per furto a rilasciarla? E poi ci stupiamo se la Germania è tra le prime potenze economiche al mondo mentre noi caracolliamo pericolosamente intorno  all’orlo dell’abisso tanto da dover rinunciare a candidarci per le olimpiadi del 2020?