LA VOCE DI KAYFA

MEGLIO UN AMORE GAY SINCERO CHE UNO ETERO MA FASULLO


Seppure Lucio Dalla non avesse mai fatto outing rivelando la propria omosessualità, tanti sapevano che era gay.Eppure nessuno ne ha mai fatto un problema quando lo incontrava per strada o andava a un suo concerto  semplicemente perché un artista si valuta per la qualità delle sue opere e non certo per i suoi gusti  sessuali.Nemmeno la chiesa se n’è mai preoccupata se in passato gli ha concesso l’onore di cantare in presenza di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI. Per cui ha stupito, ma fino a un certo punto, l’improvvisa intolleranza di qualche alto prelato nei confronti dell’omosessualità di Lucio e degli omosessuali in generale nel momento in cui, morto il cantante, si dovevano organizzare i funerali a Bologna.Da sempre la Chiesa bandisce gli omosessuali nemmeno fossero creature diaboliche.Ma poi ricorre ai loro servigi e a quelli di tante altre persone ufficialmente ripudiate per i loro comportamenti considerati eretici quando c’è bisogno di affrescare una cappella, di  organizzare un concerto in onore del Papa o di fare un oroscopo al Pontefice... Nel momento del bisogno la Chiesa non esita a deporre le armi dell’intolleranza per abbracciare quelle della tolleranza di cui dovrebbe essere eterna e incontrastata paladina in nome di Gesù!Forse le alte sfere della Vaticano credono che siano caduti nel dimenticatoio gli atteggiamenti contraddittori che adottò all’epoca in cui morirono Welby e Pavarotti?Al feretro del primo non fu concesso l’accesso in chiesa  perché, avendo convinto i suoi cari a trovare un medico disposto a staccare la spina della macchina che lo teneva artificialmente in vita, doveva considerarsi a tutti gli effetti un suicida premeditato a cui l’ordinamento ecclesiastico interdice i funerali religiosi. Ma lo stesso ordinamento ecclesiastico nega i funerali religiosi anche ai divorziati, eppure quando morì Pavarotti, divorziato e risposato, i funerali gli furono allestiti con tutti gli onori nel duomo di Modena…Con estremo pudore Lucio Dalla ha vissuto la propria omosessualità, senza mai ostentarla come invece fanno altri diventando alla lunga ridicoli, patetici, volgari. Egli era un artista e come tale si è sempre sempre preoccupato di promuovere unicamente i propri testi e la propria musica.Della sua vita privata nulla ci coglie avendola egli sempre difesa gelosamente come è giusto che fosse. Senza mai dare scandali per poi vantarsene ai quattro venti come invece è solito fare qualcun altro pur ricoprendo ruoli istituzionali!Lucio Dalla era omosessuale e aveva un compagno più giovane di  lui? E allora? Se insieme stavano bene, a noi che importa? Erano persone adulte, uniche responsabili della propria esistenza. Con i loro comportamenti non offendevano nessuno perché avevano rispetto dei se stessi e degli altri. Nelle prediche domenicali i sacerdoti invitano le coppie a rispettarsi e ad amarsi con sincerità perché agli occhi di Dio è invisa l’ipocrisia.Se davvero così fosse, non è evidente che Dio non avrà problemi a benedire con gioia un amore omosessuale sincero mentre ripudiarà con forza uno etero ma retto dagli interessi e dalla falsità?Povera Chiesa!