LA VOCE DI KAYFA

A POZZUOLI LA CAMPAGNA ELETTORALE È ALL'INSEGNA DELL'INDIFFERENZA POPOLARE


A due settimane dalle amministrative, anche Pozzuoli non si sottrae al clima di antipolitica dilagante nel paese.  Malgrado i candidati a sindaco e il loro seguito siano impegnati in maniera esasperata e esasperante in campagna elettorale, gli enormi vuoti che si notano nelle platee dei cinema, nelle hall degli alberghi e nelle sale dove i candidati incontrano la cittadinanza per presentare i programmi elettorali e fare le classiche promesse di sempre  testimoniano l’assoluta indifferenza con cui la stragrande maggioranza dei puteolani sta vivendo l’approssimarsi di queste elezioni.L’unico che riuscì a riempire la piazza fu Grillo per la presentazione dei candidati del suo movimento. Ma l’enorme flusso di gente converse in Piazza della Repubblica più per curiosità e voglia di divertimento che per sincera affezione politica verso il comico genovese e i suoi rappresentanti. La frase che come un mantra si ode ripetere da più parti tra la gente è “tant’, chi saje saje, nun cagn’ nient’” (tanto, chiunque vincerà, non cambierà niente).Un’affermazione che la dice lunga sull’effettiva rassegnazione che scuote gli animi dei cittadini i quali in sette anni hanno visto commissariato il comune per ben tre volte. L’ultima dopo appena sei mesi dalle amministrative dello scorso anno “grazie” a quattro consiglieri dell’allora maggioranza che, d’accordo con 8 dell’opposizione, sfiduciarono il sindaco Magliulo facendo cadere la giunta adducendo arzigogolate giustificazioni di matrice filantropica cui pochi credettero.Alla scorse amministrative a Pozzuoli gli astenuti sfiorarono il 50% degli aventi diritti al voto, per quelle del prossimo 6 maggio si suppone si supererà la soglia del 60%. Una cifra abnorme che dovrebbe preoccupare un po’ tutti i candidati in lizza in quanto, chiunque sarò eletto sindaco, dovrà fare i conti con il malcontento popolare e agire con lo scopo di conquistarsi la fiducia di quelle migliaia di cittadini che oggi non credono né nella politica né in chi si mette in gioco. Questa sfiducia è giustificata anche dal fatto che alcuni dei candidati a sindaco e al ruolo di comprimari nel prossimo consiglio comunale, nel corso degli anni, non hanno lesinato a cambiare ripetutamente casacca, spostandosi da uno schieramento all’altro con tale facilità da far invidia a Clemente Mastella maestro dei voltagana politici, tanto che molti cittadini si domandano come ci si possa fidare di chi solo ieri sbraitava contro Tizio e contro Caio e oggi li spalleggia o li presenta nelle proprie liste!  Premesso che abbia davvero a cuore le sorti della città anziché quelle di “qualcuno” che dirige i fili della politica locale standosene comodamente seduto dietro al “sipario interessato com’è a mettere le mani su quella gallina dalle uova d’ora chiamata Waterfront, si spera che il nuovo sindaco tenga conto dei tanti aspetti  del malcontento  popolare e agisca di conseguenza per il bene della città e dei cittadini riavvicinandoli alla politica.E se proprio non potesse fare a meno di anteporre il Waterfront a tanti altri interessi più immediati e necessari per la comunità – ad esempio opporsi fermamente all’apertura della discarica in località Castagnaro tra Pozzuoli e Quarto che avrebbe un impatto micidiale sull’ambiente, o il completamento dei lavori per il ripristino del Rione Terra e il rilancio turistico di Pozzuoli  -  non dimentichi il nuovo sindaco che il Waterfront è comunque una realtà locale.Pertanto, se proprio non potrà fare a meno di darle  priorità,  si impegni a difenderla a spada tratta da intrusioni esterne affinché a beneficiarne siano i puteolani, in particolare i giovani  alla ricerca di un’occupazione.Per recuperare la credibilità dei cittadini nelle istituzioni locali basterebbe già riuscire a trasformare un vizio radicato in insolita virtù!Almeno in questo sarà all’altezza il nuovo sindaco?