LA VOCE DI KAYFA

FINO A QUANDO AVREMO POLITICI INETTI E CORROTTI L'ISTAT SERVIRà A BEN POCO


Essendo la funzione degli istituti di statistica quella di raccogliere dati sulle condizioni economico/sociali dei vari  paesi e divulgarle prima di tutto ai rispettivi governi affinché ne prendano atto e si adoperino per risolvere le problematiche evidenziate dai numeri, essendo anni che l’ISTAT - l’Istituto Nazionale di Statistica Italiana - segnalava con preoccupazione la crescente drammaticità economica dell’Italia, il pericoloso approssimarsi del nostro paese alla recessione a causa dell’aumento di povertà delle famiglie determinato dalla stagnazione dei salari e delle pensioni rispetto al dinamico aumento dei costi dei servizi e dei generi di prima necessità, a un’insostenibile pressione fiscale che strozzava i cittadini e le aziende tanto da spingere molte a chiudere con conseguente crescita della disoccupazione, soprattutto quella giovanile, non si comprende come sia possibile che, nonostante i reiterati e documentati allarmi dell’ISTAT, nessuno in tutti questi anni se ne sia seriamente preoccupato. Diversamente non si spiega l’odierna condizione di dissesto economico italiana a una passo dalla bancarotta.Per l’attività che svolge, l’ISTAT è in pratica il termometro con cui si misura periodicamente la “temperatura” della società italiana.Ora, quando il termometro segna una temperatura preoccupante, è consuetudine intervenire tempestivamente con la “tachipirina” per far scendere la “febbre” del paziente e darsi poi da fare per trovarne la causa e sconfiggerla con la giusta terapia.Possibile che in tutti questi anni di reiterati allarmi nessuno dei responsabili della “salute pubblica” – i governi, sia di centrodestra sia di centrosinistra – non abbiano ascoltato i moniti dell’ISTAT sulla precarietà della condizione italiana?Perché gravare ulteriormente sulle spalle dei cittadini con una sequela di tasse e aumenti tariffari che li impoveriscono ancora di più incrementando la recessione quando chi era preposto a salvaguardare gli interessi della nazione non ha saputo fare assolutamente nulla, se non peggiorare la situazione, malgrado fosse dotato di tutti gli “strumenti” che gli consentissero di appurare che qualcosa nell’organismo Italia non andava a causa del perdurante  aumento della “temperatura” segnato dai termometri?  A che servono l’ISTAT e altri istituti  simili se poi i “medici”, alias i politici, che dovrebbero stimarne i dati, traendone le dovute considerazioni per trovare le misure adeguate   per invertire in positivo la tendenza sociale, sono inetti e corrotti?