LA VOCE DI KAYFA

NAPOLITANO HA RAGIONE, IL BOOM GRILLO NON L'HA ANCORA FATTO...


Probabilmente ha ragione il Presidente Napolitano, commentando l’esito delle elezioni amministrative, quando dice che “non c’è stato nessun boom di Grillo”.Trattandosi di elezioni locali cui erano chiamati a votare 9 milioni di elettori su 45 milioni circa di aventi diritto, è evidente che il risultato complessivo del 20% ottenuto dal Movimento 5 Stelle non può certo essere considerato un boom!Ma se fosse, come sostengono diversi sondagisti, che se oggi si andasse al voto Grillo e il suo movimento “rischierebbero” di prendere più del 15% delle preferenze, oltre 6 milioni e mezzo di voti, affermandosi quale terza forza politica del paese alle spalle del PD e del PDL, allora in quel caso davvero si dovrebbe parlare di BOOM!Dunque non ha sbagliato Napolitano a sminuire l’affermazione elettorale di Grillo.Chi sta sbagliando sono i partiti di vecchi stampo, sia a destra che a sinistra, i quali continuano a cercare le scuse più arzigogolate pur di giustificare l’affermazione del Movimento 5 Stelle.Secondo molti, primo tra tutti Piero Fassino del PD, il risultato di Grillo ricalca un po’ quanto sta avvenendo in tutta Europa dove la crisi sta alimentando il malumore della gente nei partiti di vecchio stampo spingendola verso derive nazionaliste/antieuropeiste come  è avvenuto alle presidenziali in Francia dove Marie La Pen, pur non andando al ballottaggio, ottenne il 19% di preferenze o l’affermazione dei neonazisti in Grecia.Non escludo che uno dei motivi per cui Grillo ha ottenuto un risultato di rilievo sia la crisi che sta strozzando le famiglie e la dabbenaggine della politica che continua a tartassare i cittadini rimandando a data da destinarsi i tagli ai propri stipendi e privilegi economici, alimentando così l’antipolitica nei cittadini che trovano in Grillo una valvola di sfogo.Tuttavia sarebbe riduttivo addurre solo questa motivazione per giustificare il successo di Grillo.Forse i nostri politici dimenticano il successo di piazza che riscosse il Vaffanculo Day organizzato dal comico genovese l’8 settembre del 2007, quando la crisi era lontana da venire, contro la malapolitica?Forse i nostri politici dimenticano che in quell’occasione Grillo raccolse più di 350 mila firme “Per Un Parlamento Pulito” che tuttora giacciono negli scantinati del Senato senza che nessuno se ne curi palesando quanto poco tenga conto la politica della volontà popolare quando si vuole intaccare se stessa?Forse i nostri politici dimenticano che non solo Grillo è solito usare un linguaggio scurrile quando si rivolge alle istituzioni visto che in un passato alquanto recente ministri della repubblica e della ex maggioranza berlusconiana auspicavano alla secessione, a pulirsi il culo con il tricolore, mandavano a quel paese la Costituzione e l’Inno di Mameli, definivano terrone il Capo dello Stato, ruttavano e spernacchiavano ai microfoni  dei cronisti, andavano a mignotte e se ne vantavano pure pubblicamente, votavano all’unanimità in Parlamento che davvero il loro capo pensava che la minorenne marocchina con cui se la faceva fosse la nipote di Mubarak? Dopo tale ciarpame, questi signori hanno pure il coraggio di stupirsi se la gente gli preferisce Grillo accusandolo di alimentare l’antipolitica nel paese?  Napolitano ha ragione, al momento Grillo non ha fatto alcun boom… Lo farà alle prossime elezioni politiche!