LA VOCE DI KAYFA

IL GOVERNO MONTI STA FALLENDO, CHE DIO CI SCAMPI!


 Sembra sia trascorso un secolo da quel 12 novembre 2011 data in cui, a seguito delle dimissioni di Silvio Berlusconi da Presidente di Consiglio, centinaia di cittadini salirono al Quirinale per festeggiare la fine di quello che molti, per tanti aspetti a ragione, considerano il peggiore dei governi che l'Italia abbia mai avuto. E ringraziare il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per essersi speso in prima persona affinché il cavaliere mollasse le redini prima che fosse troppo tardi visto che il paese era sotto l'attacco della speculazione finanziaria a causa delle sconsiderate e inefficaci manovre economiche di quel governo contraddistintosi per aver varato tante leggi a personam per tutelare Berlusconi dalla giustizia e per gli scandali sessuali che lo vedevano protagonista.A riguardo un'insanabile ferita nella storia della Repubblica resterà l'unanime voto della maggioranza parlamentare compatta nel sostenere che davvero Berlusconi pensava che la ragazza marocchina nota col nome d'arte di Rubi rubacuori, frequentatrice delle sue ville e delle sue feste eleganti, fosse la nipote del Presidente egiziano Mubarak e per questo si era esposto in prima persona telefonando personalmente alla questura dove era in custodia per un fermo perché fosse scarcerata onde evitare un incidente diplomatico.Allo stesso modo in tanti tirammo un respiro di sollievo quando il giorno dopo Napolitano diede mandato al professore Mario Monti, da poco nominato senatore a vita, di formare un nuovo governo per fronteggiare la crisi con fermezza e rigore ridando all'estero credibilità all'Italia. E quando il 16 Monti presentò la lista dei ministri composta da illustri professori, finanzieri e avvocati, dichiarando che il suo governo si sarebbe contraddistinto per “rigore e equità”, tutti eravamo convinti che l'Italia avesse imboccato la strada giusta per uscire dal baratro in cui l'avevano condotta quasi vent'anni di berlusconismo. A distanza di sei mesi la situazione non è affatto migliorata.Contrariamente alle sane dichiarazioni di intenti del Premier e dei suoi ministri, l'attuale governo s'è contraddistinto solo per il rigore aumentando a dismisura le tasse e impoverendo sempre più i ceti deboli, senza intaccare gli interessi di quelli privilegiati. Attirandosi addosso le critiche di un autorevole giornale finanziario qual è il Financial Time.Del resto la risalita dello spread oltre i 400 punti la dice lunga su quanto poco efficace sia l'azione di questo governo disperatamente proteso a salvare i conti dello Stato senza però far nulla per rilanciare l'economia varando pacchetti di manovra per il rilancio della produzione industriale.È vero che la crisi non tocca solo l'Italia ma l'intera Europa e, di riflesso, gli USA che nel nostro continente hanno investito svariati interessi, ma questa non è certo una giustificazione dato che, ascoltando Monti e i suoi gregari, sembrava che il governo possedesse la ricetta giusta per il rilancio economico del paese, mentre non solo il rilancio tarda a venire ma stando ai conti, rispetto alle previsioni, mancano all'appello oltre 3 miliardi di entrate che conseguentemente imporranno un ulteriore aumento di un punto dell'IVA in autunno.Se la perfino la Banca d'Italia nella persona del Governatore Visco e la Corte dei Conti fanno presente che aumentando solo le tasse, senza rilanciare la crescita, si rischia di innescare un circolo vizioso per cui l'economia si avvita su se stessa, significa che la ricetta Monti non è per niente adatta a risanare i mali dell'Italia.Essendo dunque evidente che anche il governo dei tecnici ha fallito il compito cui era destinato, a chi santo dobbiamo votarci per sperare di non fare la fine della Grecia?