LA VOCE DI KAYFA

IL RIGORE DELLE MERKEL TRATTEGGIA TERRIBILI FANTASMI


Ieri sul Corriere della Sera è apparso un articolo dal titolo eloquente i cui contenuti impongono una profonda riflessione sulla crisi economica che sta travolgendo l'europa, GERMANIA ANNI 30 E BARATRO EUROPEO – LA LEZIONE DIMENTICATA DA BERLINO scritto a quattro mani dallo storico Niall Ferguson e dall'economista Nouriel Roubini.Senza entrare nel dettaglio, la cui cosa vi invito a fare leggendo l'articolo sopra linkato, sintetizzando, gli autori ammoniscono la Germania, traino dell'economia europea, a preoccuparsi più dell'iperinflazione, ossia un incontrollato aumunto dei prezzi, come avvenne nel 1923 con la politica di rigore e tagli del cancelliere Weimar che per sommi capi ricorda quella che la Merkel sta imponendo a tutti gli altri membri dell'unione, anziché di quel che accadde nel 1933 (l'anno che segnò la morte della democrazia), precisamente il 30 gennaio 1933 data in cui Hitler fu eletto cancelliere della Germania...Partendo da questa precisa considerazione storica, dato che le politiche rigoriste della Merkel stanno mettendo in crisi molti paesi dell'eurozona, Italia inclusa, in conseguenza del declassamento della Spagna e della crisi del suo sistema bancario (la BCE verserà 100 miliardi di euro nelle casse delle banche iberiche per ricapitalizzarle), perfino Obama, in un primo tempo sostenitore delle politiche di austerity della cancelliera, ora la pressa perché sia meno rigida in quanto il fallimento della Spagna significherebbe il crollo dell'euro con ripercussioni negative perfino sull'economia americana.Come la storia purtroppo insegna, al seguito di profonde crisi economiche, nei vari paesi ridotti all’osso si alimentano facilmente focolai nazionalisti che trovano combustibile nella disperazione della gente disposta a tutto, anche a dar credito a un manipolo di pericolosi fanatici nazisti, pur di non ritrovarsi più con l'acqua alla gola.Tralasciando quanto è successo in Italia negli ultimi vent’anni - un  partito localista come la Lega Nord, portavoce del malessere diffuso nel nord del paese verso Roma ladrona, i meridionali e gli immigrati evasori, scansafatiche, ladri e puzzolenti, era riuscita a far convergere su di sé un bel numero di voti, diventando perfino partito di governo per poi lasciarsi a sua volta travolgere dal male degli scandali, dimostrando quanto sia difficile resistere al fascino delle sirene del potere – quel che dovrebbe preoccupare è quanto avvenuto, e sta avvenendo in Grecia, paese in bancarotta a un passo dall’uscita dall’euro, dove il partito neonazista Alba Dorata alle ultime elezioni ha preso il 7% di preferenze e a quelle di domenica prossima rischia di aumentarle semplicemente perché contrario che la Grecia debba sottostare ai diktat dell’Europa e affamare i propri cittadini con una manovra di assoluto rigore per ricevere gli aiuti economici per non fallire,Possibile che la Merkel, malgrado il triste retaggio storico del proprio paese dovrebbe insegnarle tanto, non riesca a vedere che col proprio rigore sta disegnando all’orizzonte, seppure al momento solo in maniera evanescente, il prefigurarsi di fantasmi che settanta anni fa sconvolsero il mondo intero?