LA VOCE DI KAYFA

LA STRANA COPPIA: CONFINDUSTRIA E CGIL ALLEATI CONTRO MONTI


 Quando a criticare senza "se" e senza "ma" la manovra economica del governo Monti è il Presidente di Confindustria Giorgio Squinzi dicendo “no alla macelleria sociale”, preferendovi una patrimoniale sui redditi di chi guadagna di più, suscitando l'approvazione incondizionata del segretario della Cgil Susanna Camusso pronta a proclamare lo sciopero generale se il governo non la smette di tartassare lavoratori e pensionati con aumento delle tasse e tagli alla spesa pubblica, significa che l'esecutivo dei tecnici sta letteralmente dando il colpo di grazia all'economia nazionale anziché risollevarla come si presume dovesse fare.Del resto, pur non essendo un nobel dell'economia, chiunque abbia un minimo di buon senso sa che mettendo i cittadini nella condizione di ritrovarsi con sempre meno soldi in tasca da spendere, la ripresa industriale rallenta sempre più costringendo molte aziende a chiudere con conseguente aumento dei disoccupati.Pertanto suonano stonate le critiche di Monti e di Luca Cordero di Montezemolo a Squinzi per ciò che ha detto.Già in un recente passato Emma Marcegaglia, predecessore di Squinzi, aveva avvertito che aumentando le tasse non si andava da nessuna parte.È vero che l'attuale manovra del governo prevede tagli alla spesa pubblica, in particolare una drastica riduzione d'organico nel pubblico impiego, ma il taglio di 18 mila posti letto negli ospedali nonché la chiusura dei tribunali in quelle aeree del paese a bassa densità di popolazione di sicuro non favoriscono i contribuenti i quali per curarsi o tutelare i propri diritti dovranno mettere mano alla tasca, dunque ridurre ulteriormente le proprie risorse economiche, spostandosi per curarsi o portare avanti un'azione legale.Contrariamente a quel che può sembrare, il monito di Squinzi al governo non è una contraddittoria presa di posizione degli industriali, una sorta di darsi la zappa sui piedi, come Montezemolo e qualche altro imprenditore vogliono far credere. Squinzi sa bene che per rilanciare la produttività del paese bisogna che aumenti la domanda dei consumatori.Perché ciò avvenga è essenziale che la gente abbia soldi da spendere.Senza denari non si cantano messe, Squinzi lo sa bene.Se lo ricordino Monti e Montezemolo!